FIRENZE – Vincenzo Montella ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara con il Milan. Queste le parole del tecnico viola: “Lavoriamo sapendo che possiamo uscire da queste difficoltà solo insieme. C’è ancora dispiacere per il risultato di domenica scorsa, avremmo meritato di più. Da quando sono tornato qui a Firenze – prosegue – abbiamo sbagliato una sola partita, quella con il Sassuolo, anche se visti i risultati. Difficolta sotto porta? I miei calciatori hanno qualità realizzative migliori di quello che hanno dimostrato. Con tutte le occasioni create non riesco a credere che abbiamo fatto soltanto un gol”. La Fiorentina, stando alla matematica, non è ancora salva: serve un punto: “Non mi interessa, quello lo faremo e se non lo faremo ci salveremo lo stesso. Mi interessa l’onore. Non ho mai perso quattro partite di seguito nè da giocatore, nè da allenatore, quindi serve fare di tutto per invertire la tendenza. Milan? Da bambino li tifavo, ma con il professionismo le cose cambiano. Allenare i rossoneri è stato come realizzare un sogno, perciò rimane nei miei ricordi. Ma il mio futuro è la Fiorentina e voglio vincere contro il Milan per noi e per i tifosi viola. Con Gattuso ho sempre avuto un rapporto d’amicizia, loro lottano per l’Europa e servirà una prestazione di grande sacrificio“.
CONTESTAZIONE – Il tecnico poi si sofferma sulla contestazione di parte del tifo: “Ho un bel rapporto con la città e sarò sincero: la contestazione non aiuta la squadra, fermo restando che i tifosi sono liberi di criticare, dovremo dare di più. Come sta la squadra? A parte gli assenti gli altri stanno bene, non sono preoccupato. La Champions persa nel 2013? Era una bella Fiorentina, ricordo la nostra vittoria con il Pescara e quella del Milan sul Siena. Piatek? E’ un rapace dell’area, ha fatto grandi cose, ma mi piace molto anche Cutrone. Le inglesi in Europa? In campo c’erano diversi giocatori scartati dalla Fiorentina, questo a dimostrazione che le vittorie si costruiscono nel tempo, con la programmazione. In Italia non succede perchè c’è troppa fretta – conclude Montella -“.