TORINO – Vuole chiudere bene. Dare un senso importante ad un campionato importante che per poco non diventava eccezionale. Perché l’Europa è stata sfiorata e se la Lazio non avesse vinto la Coppa Italia il settimo posto sarebbe bastato. Senza pensare che la zona Champions è vicina. Con più fortuna, meno precipitazione e qualche decisione arbitrale non sbagliate a quest’ora il Toro sarebbe lassù, ancora più in alto di quanto non lo sia in questo momento. Ma il futuro, rispetto ad un anno fa, è più che promettente. E il futuro comincia oggi pomeriggio, ore 15, contro la Lazio. Walter Mazzarri, dunque, chiede massima concentrazione. Vuole vincere. Divertire. Salutare i tifosi con una prestazione importante dopo l’imprevista sconfitta di Empoli. Come annunciato da Tuttosport Moretti non scenderà in campo dall’inizio, si è già calato nella parte da dirigente lasciando spazio a Bremer. “Il giocatore mi ha chiesto questo, dopo la settimana che ha passato è stata emozionante preferisce entrare alla fine dove, probabilmente, gli verrà consegnare la fascia. E prima del match lo festeggeremo”.
Ed eccoci alla sfida. “Sì, voglio riscatto e dimenticare Empoli, la più brutta partita della nostra stagione. Voglio arrivare settimo, davanti alla Lazio. Se qualche squadra non si iscrive e l’Uefa ci chiama noi ci siamo. Ma io non gufo. Se ci ripescano ce lo saremo meritato. A proposito: ho saputo che lo stadio sarà pieno, sono contento, significa che siamo riusciti a portare la gente allo stadio. Voglio ringraziare anche quelli che ci hanno seguito in trasferta. Dobbiamo giocare bene anche per loro. I bilanci? Aspetto l’ultima. Però ricordate quando a gennaio qualcuno di voi mi diceva che ci volevano rinforzi e io dicevo che ci poteva servire uno che ci facesse fare il salto. E visto che più bravi dei miei ce ne erano pochi abbiamo lavorato sui nostri. E i risultati ci hanno dato ragione. Abbiamo centrato tutti gli obiettivi. Lukic, per esempio, ha dimostrato il suo valore, Berenguer ha avuto più spazio. Squadre che hanno acquistato molto sono arrivare lontano da noi, il che sta a significare che abbiamo fatto qualcosa di importante che ci lascia ben sperare per il futuro. Io sono entusiasta quando sento il gruppo mio. Il vero corso è cominciato quest’estate. Con un anno di lavoro ho fatto presa sul gruppo che sento mio. Perché è un gruppo che ha anima, un gruppo eccezionale, l’abbiamo limato con scelte giuste. So che il presidente ha intenzione di confermare lo zoccolo duro, saranno ceduti solo quelli che ce lo chiederanno. Chi resta con entusiasmo non si muove. E lo rinforzeremo. Intanto abbiamo anche dato tre giocatori alla Nazionale e non è poco. Ho sempre rispettato le scelte di Mancini ma sono contento per Belotti. E’ migliorato tanto. Oltre che i gol ha fatto bene anche a livello tecnico, serve assist, si sacrifica. Se l’è meritata. Izzo è diventato uno dei centrali più bravi del campionato mentre Sirigu non si discute. A questi tre vorrei aggiungerci Baselli, pensavo fosse considerato un po’ di più, probabilmente lo avrebbe meritato. Magari in futuro toccherà anche a lui ma nell’occasione mi va di ricordare il suo campionato. Ma solo al termine del match con la Lazio faremo il punto della situazione. Abbiamo sfiorato la Champions, mi brucia ancora il pari con il Cagliari ma guardiamo avanti. Ed è merito di tutti, anche di Petrachi che ha lavorato con noi. Non entro nelle scelte personali ma nel commentare la nostra stagione non posso non ricordare il suo lavoro”.