VENEZIA – “Vi stupirò e parlerò di calcio, non intendo parlare di sentenze. Non perché non ne capisca, ma se ne occupa la società”. Il tecnico del , Serse Cosmi, è intervenuto oggi, assieme al difensore Bruscagin e al dg Scibilia, in una conferenza stampa indetta dal club lagunare dopo la pronuncia della Corte d’Appello che ha decretato la disputa del play out, a seguito della in Serie B: “Sottolineo un aspetto – prosegue Cosmi – l’ la squadra si è abbracciata e ha esultato per aver raggiunto i play out: eravamo certi di disputarli, aggiungo con fiducia, dal punto di vista psicologico. Poi è arrivata la . Non abbiamo festeggiato, ma ci eravamo sentiti liberi dopo una stagione di sofferenza. Siamo andati avanti per una settimana pensando a come salutarci, il clima era di fine stagione e non ci siamo allenati regolarmente, con 8 giocatori in scadenza e 9 in prestito, molti avevano riportato le scarpe a casa. Non chiedo di non giocare, chiedo solo che un evento sportivo sia costruito regolarmente. Non parlo di campionato falsato ma la credibilità è inesistente: siete stati salvi 20 giorni, però ora fate i play out. E vi assicuro che faccio fatica a capire in che mondo sono. E non voglio sentir dire che alla fine è il campo a decidere: questo non è calcio”.
Bruscagin: “Follia sportiva”
“E’ una follia sportiva”, è il commento del difensore del Venezia Matteo Bruscagin: “E’ come mandare soldati in guerra senza elmetto. Andiamo allo sbaraglio con zero voce in capitolo. Ai play out ti giochi tutto, non siamo preparati a farlo in queste condizioni, ci siamo allenati 15 giorni senza obiettivi. Al momento abbiamo tutto da perdere con azioni forti: abbiamo le mani legate”.
Scibilia: “Inaccettabile quanto accaduto”
“Ritengo che quanto accaduto sia inaccettabile in uno stato di diritto”, commenta il dg Scibilia. Il Venezia, ha proseguito il dirigente, “Farà tutto il possibile per difendersi in tutte le sedi. Dobbiamo tutelare società, staff, giocatori e città. Hanno trattato questo club come una realtà provinciale, andiamo avanti per la nostra strada e spero che le dichiarazioni di Gravina siano state travisate: nessuno può negarci il diritto alla difesa. E domani impugneremo l’atto del presidente di Lega nei fori competenti. E poi sono stati fissati i play out il 5 e il 9 giugno senza tener conto della delibera della Lega di B di non giocare durante le finestre internazionali per tutelare le società. Anche qui il diritto mi sembra calpestato. So solo che due giorni fa eravamo salvi e nessuno ci ha detto di dover giocare. Non so il perché del cambio improvviso di isse, ma il Venezia risulta penalizzato da questo atteggiamento. Non è più una partita di calcio, ma un problema politico e non vogliamo essere vittime sacrificali, si punisce una società sempre rispettosa delle regole”.