11 metri per cambiare tutto, per ribaltare una sorte che lo aveva tradito un anno fa. Il fallo di Sergio Ramos, che costò all’egiziano gran parte della finale di Champions League del 2018, è un ricordo ancora vivo nella mente di Mohamed Salah, che ha ora potuto però prendersi la sua grande rivincita. 369 giorni dopo quel Real Madrid-Liverpool, è stato lui ad alzare la Coppa. Decisivo, grazie a un rigore segnato dopo neanche due minuti di partita: Lloris battuto, popolo Reds al sesto – come 6 sono le Champions vinte dal club nella sua storia – cielo. Una storia di delusione trasformata in gioia, quella dell’ex attaccante di Roma e Fiorentina, ancora trascinatore dei suoi in una stagione che non dimenticherà facilmente.
L’infortunio, il ritorno
L’ombra di quel 26 maggio 2018, per Salah, non è stata semplice da scacciare dalla mente. Ramos che lo allaccia, l’egiziano che cade a terra dolorante: era il 31’ del primo tempo e l’attaccante, in lacrime, lasciava il campo di Kiev. Settimane di critiche e di tensioni, prima di un Mondiale altrettanto deludente: solo ko nei gironi per l’Egitto, tornato a casa dalla Russia dopo tre partite. Da lì, da un’estate da dimenticare, Salah ha ricominciato: nuovo anno, lo stesso Liverpool. Giusto qualche piccolo aggiustamento, per ripartire alla carica di quel titolo che gli mancava dal 2015, anno in cui vinse campionato e Coppa di Lega con la maglia del Chelsea.
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