La famiglia lo cercava, lanciando disperati appelli social nel tentativo di rintracciarlo o mettersi in contatto con lui. Lui non rispondeva semplicemente perché… era in carcere. È la vicenda, fortunatamente con un lieto fine che ci strappa anche un sorriso, di Macauley Negus, tifoso del Liverpool misteriosamente “scomparso” di punto in bianco a Madrid, la notte della finale di Champions.
Il ragazzo, 23 anni, era infatti volato in Spagna per assistere a Tottenham-Liverpool: dopo la vittoria dei Reds, però, i suoi familiari non hanno più avuto sue notizie e hanno iniziato a preoccuparsi. Macauley non rispondeva più al telefono e non era rintracciabile in alcun modo, così l’appello social lanciato dal fratello Ashley, al quale rispondono migliaia di tifosi Reds con messaggi di solidarietà e vicinanza alla famiglia.
Mistero svelato dopo qualche ora, quando la polizia spagnola ha diffuso la notizia di un uomo arrestato per aver aggredito due agenti e ancora in custodia, ma talmente ubriaco da non essere in grado nemmeno di dire correttamente il proprio nome.
Registrato come Mac Kullen (così aveva detto di chiamarsi), Macauley era stato trovato da due poliziotti verso le 2 del mattino dopo la finale, sdraiato seminudo e apparentemente privo di sensi nel centro di Madrid. Accorsi per aiutarlo, i due agenti erano stati aggrediti a calci e pugni, riportando lievi ferite. Immediato il fermo, con conseguente “scomparsa” del ragazzo, fino alla soluzione del mistero con un nuovo tweet del fratello: “A tutti coloro che hanno aiutato la mia famiglia durante questo periodo difficile, voglio ringraziarvi ora che abbiamo trovato Macauley”.
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