La , nell’ultima stagione, ha patito 18 infortuni di natura muscolare. Maurizio , invece, ha dovuto far fronte a 12 analoghe casistiche. Sì, andando però a sommare tutti gli episodi delle ultime quattro annate. Tre al Napoli e una al Chelsea: mai gli infortuni in una stagione hanno toccato la doppia cifra, e quelli traumatici – per di più – hanno sempre prevalso su quelli muscolari. Parte (anche) da questo dato, allora, l’era Sarri in bianconero.
Juve, troppi infortuni prima dell’Ajax
Con la consapevolezza che nel calcio di oggi i campioni fanno ancora e sempre la differenza, ma a patto che non figurino nella lista degli indisponibili. Come invece accaduto nell’ultima primavera alla rosa di Massimiliano Allegri, che a cavallo della doppia e letale sfida all’Ajax nei quarti di finale di Champions League ha perso qualche petalo di troppo: da Chiellini ad Emre Can, da Mandzukic ad un Cristiano Ronaldo a mezzo servizio soltanto.
Una dirigenza attenta ad ogni dettaglio come quella bianconera, allora, potrebbe aver soppesato anche queste solo apparenti minuzie in sede di scelta del nuovo tecnico. Perché – quattro indizi fanno una prova – la bassissima percentuale di infortuni nel corso delle gestioni di Sarri, in Italia come all’estero, non può essere figlia del fato. Eclatante la stagione 2015/2016, la prima del tecnico ad alto livello. In quel Napoli un intero undici è risultato a disposizione – eccezion fatta per le squalifiche, ça va sans dire – per tutte le giornate del campionato.
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