TORINO – Adesso che l’esclusione del Palermo dal calcio che conta sta diventando certezza, fa un certo effetto rivedere determinate immagini e ripercorrere la storia recente di una squadra che ha cambiato profondamente una città, regalandole gioie, certezze, orgoglio. Ecco, prima di tutto l’orgoglio: di avere tanti campioni da tutto il mondo (elenco infinito: Toni, Corini, Barzagli, Zaccardo, Grosso, Simplicio, Barone, Balzaretti, Sirigu, Vazquez fino alle stelle di prima grandezza come Cavani, Dybala, Pastore, Ilicic…), di vederli calarsi nella realtà quotidiana con piacere (a quel tempo, l’atmosfera era tale che i giocatori non avevano neppure fretta di tornarsene a casa per le vacanze di Natale. Dopo l’ultima partita dell’anno, la festa del Palermo assurgeva al rango di massimo evento mondano della città), di assistere a un’escalation di risultati che valsero l’Europa.
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