TORINO – È stata la stagione della consacrazione per Raheem Sterling, uno dei trascinatori del di Guardiola con cui ha vinto tutto quello che c’era da vincere in Inghilterra. Per lui ben 25 gol nell’ultima annata e la stima di tifosi e compagni di squadra con cui Sterling confessa di non essere solito restare in contatto durante le vacanze. “Amici nello spogliatoio? Onestamente di amici stretti penso di averne tre o quattro, non di più – ha spiegato Sterling nel corso di un’intervista a GQ – non sono solito restare in contatto con loro durante le vacanze o cose del genere”. Per Sterling è molto difficile stringere rapporti d’amicizia forti in un contesto come quello del calcio. “Mi piace stare di più coi ragazzi normali. C’è molto ego. Non lo sopporto, – ha spiegato Sterling – molti calciatori non lo hanno, anche se vivono momenti da diva”.
Guardiola uomo esigente ma buono
Tra le parole rilasciate dall’attaccante inglese alla rivista GQ non manca il riferimento a Pep Guardiola, allenatore del suo Manchester City. “Ogni volta chiede sempre di più; per esempio ogni anno chiede una nuova ala. Non vuole farmi sentire a mio agio, ti fa venire voglia di dimostrargli sempre qualcosa di nuovo quando scendi in campo. Lui è molto esigente, ma è un uomo buono”, ha precisato.
Infine, non poteva mancare un riferimento a un episodio che l’ha segnato da bambino, vale a dire la morte del padre a colpi di pistola quando Sterling aveva solo due anni. “È difficile superare certe situazioni, ma tutto accade per una ragione – ha concluso – ora cerco di dare ai miei due figli l’amore paterno che io non ho potuto ricevere”.