Totò Diu Natale, Totò l’indimenticabile, Totò l’insostituibile. A cinque anni dall’addio del Capitano, l’Udinese si è resa conto quanto il suo valore sia stato inestimabile. «Faccio l’in bocca al lupo a tutti i tifosi friulani, alla famiglia Pozzo e a tutta la squadra, che questa sia una stagione di rinascita per l’Udinese, dove mi sono sentito a casa per dodici anni», ha detto al Messaggero Veneto, dove racconta la sua nuova avventura da allenatore delle giovanili dello Spezia. «Sì, io ho accettato la proposta del presidente Volpi e del dt Angelozzi e allenerò la squadra Under 17 dello Spezia dopo essermi occupato degli attaccanti della prima squadra la scorsa annata. Ho avuto anche delle proposte in C, ma voglio maturare esperienza».
Allo Spezia dove ci sono giocatori che per Di Natale farebbero comodo all’Udinese: «Uno forte come Okereke se lo sono già portato via, è andato al Bruges, ma c’è un’ala sinistra come Gyasi, un classe ’94 molto forte che promette bene. Il mercato – continua – porterà ancora qualcosa, ma il reparto mi sembra coperto. Poi bisogna vedere, perché è ancora presto e si sa che fino alla chiusura del mercato è lunga. Lasagna? Per certi versi ricorda Iaquinta, ma credo più per le potenzialità ancora inespresse che per le caratteristiche anche se Lasagna sa andare a prendersi palla sul lancio in avanti in profondità, con la velocità che ha, e può anche venire a giocare fuori tra le linee. Per come lo vedo io deve lavorare su se stesso e capire che la fiducia va cercata e trovata dentro se stessi, facendola aumentare allenandoti ogni giorno al massimo».