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Dalla crisi al podio “rosa”, la rinascita di Kvyat

Daniil Kvyat, classe 1994. Muove i primi passi nel Motorsport all’età di nove anni tra le piste di go-kart. Una passione, quella per le corse, che dalla Russia lo fa volare lontano… a Roma, nel cuore del karting europeo. Un’occasione perfetta per imparare la nostra lingua che gli vale il soprannome di “Russo di Roma”. Successivamente vince il campionato GP3 nel 2013, ma questo è solo l’inizio della carriera del talentuoso pilota. Titolo e ottime prestazioni gli aprono la strada in Formula 1, quando nel 2014 sostituisce Ricciardo al volante della Toro Rosso, grazie alla promozione dell’australiano in Red Bull. Il debutto arriva all’età di 19 anni in occasione del GP d’Australia 2014 e con il suo nono posto strappa a Sebastian Vettel il primato del pilota più giovane ad andare a punti in F1. Nel 2015 la promozione alla Red Bull Racing dove milita fino all’anno successivo.

Tra promozioni e improvvise retrocessioni: gli anni difficili in Toro Rosso

Il 2016 rappresenta la sua retrocessione in Toro Rosso, non certo un anno facile per Kvyat. Nel GP di casa, il russo tampona Vettel alla prima curva, mettendolo fuori gioco poco dopo con un altro contatto. Ritenuto colpevole viene penalizzato. Dopo una stagione deludente, questa è la goccia che fa traboccare il vaso e convince la Red Bull a far retrocedere Daniil in Toro Rosso, preferendo a lui un Max Verstappen in sorprendente ascesa. Qui è confermato anche per la stagione successiva, ma risultati poco soddisfacenti fanno si che il russo venga relegato a ruolo di terzo pilota per far spazio a Pierre Gasly e Carlos Sainz fino al suo definitivo licenziamento. Rimane così appiedato per il resto della stagione. Torna in Toro Rosso nel 2019 per sostituire Gasly passato alla Red Bull, come titolare dopo una stagione da collaudatore Ferrari.

Papà sul podio, il coronamento di un sogno

È un risultato incredibile per la Toro Rosso e per me è stupendo poter tornare sul podio”. E’ il commento di un Daniil Kvyat entusiasta dopo il terzo posto al Gran Premio di Germania. Una bella iniezione di fiducia per il pilota russo che ritrova così il sorriso dopo anni che lo evevano messo a dura prova. Il coronamento di un sogno per la scuderia di Faenza che torna a podio dopo 11 anni dalla vittoria di Vettel al GP d’italia nel 2008 e per il suo pilota che ha un altro motivo per festeggiare: la nascita della figlia Penelope due giorni prima della gara a Hockenheim.


Fonte: http://sport.sky.it/rss/sport_calcio_europa-league.xml

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