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Hockenheim, l'analisi tecnica delle prove libere

Se analizziamo i singoli intertempi possiamo notare che, la SF90, è molto veloce nel primo settore e fa la differenza nei confronti della W10 specialmente in quello centrale. In questa sezione di pista, Leclerc e Vettel, hanno inflitto un gap ad Hamilton di quasi 3 decimi. Decimi che il cinque volte campione del mondo recupera in quello finale dove sono presenti tantissime curve guidate di media- bassa velocità. Proprio in questo ultimo tratto di circuito Leclerc ha costruito il suo miglior tempo nei confronti di Vettel visto che è riuscito ad essere più veloce rispetto al tedesco di quasi 2 decimi mentre, nel tratto 1 e 2 era stato più lento rispetto al compagno di squadra.

Simulazione di gara Prove Libere 2

La simulazione di gara ci hanno mostrato dei risultati similari a quelli visti stamattina. Ferrari veloce ma, Mercedes, sembra avere qualcosa in più a serbatoi carichi. Il piano di lavoro in casa Ferrari è stato diversificato: Vettel è partito con le medie per poi montare le soft mentre, Leclerc, ha usato inizialmente le rosse e successivamente le Hard. Hamilton e Bottas, invece, hanno utilizzato inizialmente le soft e le medie nel secondo stint. Il miglior time attack è stato quello di Verstappen che nel suo primo giro lanciato è riuscito a girare con la sua RB15 in 1:18,932. Unico pilota che è riuscito a scendere sotto il muro del 1:19 nella simulazione del primo stint di gara. Dal grafico in basso si nota una costante su tutti i piloti analizzati: il degrado termico è stato molto elevato, infatti, i tempi sono saliti repentinamente giro dopo giro. Il primo stint di simulazione di Vettel è stato piuttosto corto perché le gomme medie utilizzate da Vettel avevano subito uno spiattellamento che creava grossi problemi di vibrazione al quattro volte campione del mondo.


Fonte: http://sport.sky.it/rss/sport_calcio_europa-league.xml

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