Verstappen: sette vittorie, zero pole
Settima vittoria in carriera per Max Verstappen, con la particolarità che, ancora una volta, non è partito dalla pole: è l’unico pilota nella storia con zero pole e sette vittorie. Verstappen è il primo pilota che porta la Red Bull alla vittoria ad Hockenheim: diventa il 25° circuito in cui il team di Dietrich Mateschitz sale sul gradino più alto del podio. Un’impresa leggendaria per Max, che spodesta il “re” della pioggia Hamilton: i precedenti 9 GP corsi con l’acqua li aveva vinti tutti Lewis, una sequenza iniziata nel tragico GP del Giappone 2014, quello in cui Jules Bianchi patì il fatale incidente che ne causò la scomparsa.
Scusate il ritardo
La mancanza delle Mercedes (7^ gara senza podio nell’era Turbo/Ibrida per loro), di Leclerc e Gasly nei piani alti delle classifiche, ha dato spazio agli outsider, che colmano dei ritardi biblici. Per la Toro Rosso è il secondo podio della storia, dopo quasi undici anni: il precedente è la storica vittoria di Vettel a Monza nel 2008, 10 anni, 10 mesi e 13 giorni prima. Con Verstappen in prima posizione su Red Bull e Kvyat in terza su Toro Rosso, la Honda registra due motori a podio per la prima volta dal GP del Portogallo del 1992, quando Berger fu secondo e Senna terzo con la McLaren/Honda. Se vogliamo trovare due vetture diverse motorizzate Honda sul podio, dobbiamo andare indietro fino al GP d’Australia 1988 con Senna 2° (McLaren) e Piquet 3° (Lotus). Per comprendere quanto imprevedibile sia stata questa gara: l’ultima volta che due piloti partiti 14esimi o peggio (Vettel da 20° a 2° e Kvyat da 14° a 3°) salirono sul podio era Suzuka 2005, quando Raikkonen vinse dal 17° posto in griglia (con un sorpasso all’esterno su Fisichella all’inizio dell’ultimo giro) e Alonso fu 3° dal 16° posto in griglia. Attorno alle 21 poi, cioè quando i commissari hanno deciso per il declassamento delle Alfa, si è colmato un altro vuoto, quello di Kubica, che va a punti per la prima volta dal GP di Abu Dhabi 2010 (8 anni, 8 mesi e 13 giorni). Kubica porta per la prima volta la vettura numero 88 a punti nella storia della Formula 1.
I cambiamenti al vertice
Una Toro Rosso a podio, una Racing Point al quarto posto (miglior risultato di sempre) ed una McLaren al quinto sono una bella boccata d’aria per la Formula 1, che negli ultimi 19 GP aveva visto ai primi 5 posti solo Mercedes, Ferrari e Red Bull. Il podio di Kvyat inoltre spezza una sequenza di 27 gare consecutive in cui tra i primi tre c’erano sempre i suddetti team. La vittoria tuttavia sempra imprendibile per chi non appartiene ai soliti noti: da 48 GP consecutivi non applaudiamo un nuovo vincitore. E’ stata eguagliata così la sequenza più lunga della storia, registrata da Germania 2009 (prima vittoria di Mark Webber) a Cina 2012 (Nico Rosberg).
Festa rovinata per la Mercedes
La Mercedes aveva fatto di tutto per rendere il weekend memorabile: si trattava del loro 200° GP ed Hamilton si era messo in condizione di vincere, registrando la sua 87^ pole, ma in gara è andato tutto storto.Fino al declassamento delle Alfa, il GP di Germania era il terzo dell’era Turbo/Ibrida senza Mercedes a punti dopo Spagna 2016 (incidente fra Hamilton e Rosberg) ed Austria 2018 (doppio guasto). Il suddetto provvedimento contro Raikkonen e Giovinazzi ha elevato Hamilton al nono posto: il suo risultato peggiore dopo 22 gare consecutive nei primi 5, mentre Bottas, al suo primo ritiro per incidente dopo 3 anni e 9 mesi, a sua volta, ha visto terminare sul muro di gomme della prima curva una sequenza a punti (anche per lui tutti nella top-5) altrettanto lunga. Entrambe le striscie erano iniziate a Silverstone l’anno scorso, dopo il succitato doppio guasto al Red Bull Ring.
Fonte: http://sport.sky.it/rss/sport_calcio_europa-league.xml