in

Hockenheim: l'analisi tecnica del GP di Germania

La Ferrari ha buttato una buona opportunità?

Il fine settimana della Rossa è stato salvato da Sebastian Vettel che, partito dall’ultima posizione, è stato in grado di rimontare fino al secondo posto. La gara del pilota tedesco, nonostante l’ottima strategia del team italiano, è stata piuttosto difficile con la pista scivolosa ma, nella parte conclusiva, con asfalto asciutto ha dimostrato quanto fosse veloce la SF90. Grazie anche all’utilizzo della mappatura motore più spinta “K1 Plus” è riuscito a scavalcare piuttosto agevolmente Sainz, Stroll e Kvyat ottenendo un risultato che, alla vigilia, era piuttosto difficile da immaginare. Sicuramente la gara caotica con tante Safety Car ha aiutato la rimonta ma quello che deve far ben sperare tutti gli uomini di Maranello è la prestazione che la SF90 ha offerto per tutto il week end. L’errore di Leclerc, in condizioni molto difficili, ci può stare ma il pilota monegasco ha sprecato sicuramente un’ottima occasione visto la velocità che aveva la SF90. Anche il giovane Charles ha faticato ad inizio gara con le gomme intermedie a tenere il passo delle Mercedes e di Verstappen ma, il muretto di Maranello, è stato bravo a sfruttare le occasioni giuste per effettuare i pit e questo gli ha permesso di rimanere sempre piuttosto vicino ai piloti di testa. Sicuramente, senza l’errore, si sarebbe giocato la vittoria con Verstappen e vista la velocità di Vettel con pista asciutta le chance di regalare la prima vittoria al Team Italiano sarebbero state piuttosto alte.

Cosa è successo alla Mercedes?

Quello tedesco è stato uno dei fine settimana più disastrosi della storia Mercedes. Errori dei piloti e di strategia del team hanno permesso agli anglo-tedeschi di raccogliere solo un nono posto con Hamilton dopo la prima terza posizione ottenuta durante le qualifiche di sabato. Fino al giro 28, Hamilton, stava controllando piuttosto facilmente la gara e, successivamente, gli strateghi hanno commesso un grossissimo errore montando le gomme slick soft in una fase di gara in cui i piloti in pista con pneumatici da asciutto stavano faticando terribilmente. Scelta non condivisa, infatti, dal campione del mondo: “Volevo davvero rimanere con le gomme intermedie. Solitamente dal muretto hanno tutti i dati a disposizione per scegliere il giusto compound ma le slick erano sicuramente sbagliate in quel frangente. Questa scelta sbagliata ha compromesso la nostra corsa”. Con le slick ha commesso un errore che gli è costato una sosta di oltre 40 s ed una penalità di 5 s per aver tagliato l’ingresso in corsia box dopo il paletto che ne delimitava l’entrata. Successivamente non ha più avuto un buon ritmo e anche quando la pista è andata ad asciugarsi non è stato veloce ed ha commesso un altro errore in curva 1. Anche per Bottas è stata una gara da dimenticare. Il pilota finlandese non aveva un gran passo né con il bagnato e nemmeno con l’asciutto. La sua corsa si è fermata sulle barriere di curva 1 quando ha danneggiato irreparabilmente la sua Mercedes W10.

Perché le due Alfa Romeo sono state penalizzate a fine gara?

Si è concluso nel peggiore dei modi il fine settimana tedesco per il team Alfa Romeo che aveva concluso la corsa con entrambe le vetture nei punti. I commissari di corsa hanno inflitto di 30 s di penalità ad entrambe le vetture per violazione dell’articolo 27.1 Il conducente deve guidare l’auto da solo e senza aiuto del regolamento sportivo. Il problema è sorto in partenza grazie ad una regolazione particolare della centralina che ha permesso a Raikkonen e Giovinazzi di partire sull’asfalto umido senza avere nessun tipo di pattinamento. Con poche parole, gli stewards, analizzando i dati della telemetria hanno visto dei parametri che erano molto lontani da quelli imposti dalle regole e hanno pensato che fosse dovuto ad un’assistenza elettronica data ai piloti al momento dello start, cosa che è severamente vietata dalle regole. Il team Alfa Romeo si è difeso dicendo che c’è stato un malfunzionamento della frizione: “Sembra che il problema fosse fuori dal nostro controllo. Tuttavia, dobbiamo esaminarlo in fabbrica”. Proprio per questo motivo l’Alfa Romeo presenterà un ricorso alla Federazione per spiegare che non c’è stata nessuna violazione del regolamento. Questa penalizzazione ha cambiato la classifica finale con Hamilton che è salito al nono posto e Kubica al decimo.

Chi ha scatenato “l’effetto domino” a fine gara quando tutti hanno messo le slick?

Quando la pista si sta asciugando difficilmente chi è in testa alla gara prende l’azzardo per passare dalle intermedie alle slick. Anche in questa corsa è stata confermata questa regola dove i piloti che hanno rischiato hanno raccolto un bottino piuttosto pesante. Stiamo parlando di Kvyat, terzo con la Toro Rosso e Stroll, quarto con la Racing Point. Il team di Faenza e Racing Point hanno richiamato ai box i propri piloti al giro 44 e, successivamente, sono rientrati tutti perché gli intertempi realizzati da questi due piloti erano ottimi.

Perché così tanti problemi alla curva 16?

Nella penultima curva del circuito di Hockenheim abbiamo assistito a tantissimi errori di guida. Hulkenberg e Leclerc hanno stampato la loro vettura sul muro mentre, Hamilton, Sainz e Raikkonen sono riusciti a salvarsi. Tutte le uscite di pista hanno avuto un fattore comune: la mancanza di grip nella zona di asfalto esterna al cordolo. Questa zona di tracciato usata principalmente per le gara di dragster non ha drenato correttamente l’acqua e proprio per questo quando i piloti mettevano le ruote in questa zona perdevano completamente il grip tanto da farli sembrare su una superficie ghiacciata.


Fonte: http://sport.sky.it/rss/sport_calcio_europa-league.xml

Max, 007 licenza di vincere: le statistiche del GP

Vince Verstappen, super Vettel 2°. Leclerc a muro