Maurizio Domizzi nel corso della sua lunga carriera ha interpretato nel migliore dei modi il ruolo di difensore, senza però disdegnare le sortite offensive, come dimostrano i tanti gol segnati soprattutto dagli undici metri.
In esclusiva ai microfoni di Derbyderbyderby è intervenuto Maurizio Domizzi, il quale si è soffermato sul futuro e sui temi del campionato, ecco quanto emerso:
Coverciano e il futuro- “Ho fatto il corso di Coverciano che mi ha permesso di conseguire Il patentino Uefa B. Per quanto riguarda la mia carriera di calciatore non mi sono giunte offerte concrete, ed oggi potrei valutare solo progetti in grado di entusiasmarmi.”
Il tecnico – “Ho avuto nella mia carriera tanti tecnici ma sicuramente con Giampaolo si è creata una sinergia che va oltre il campo, visto che abbiamo la stessa visione della vita. Inoltre ci siamo ritrovati insieme alla prima esperienza in Serie A, lui in panchina ed io in campo ai tempi dell’Ascoli.”
Sanchez, Inter – “L’ho visto crescere e maturare, parliamo di un signor attaccante che già Conte voleva alla Juventus quando era in uscita da Barcellona. Personalmente è una punta e non possiamo parlare più di esterno ma già dai tempi in cui giocava con noi in coppia con Di Natale. Da questo punto di vista mi ha sorpreso vederlo riadattarsi a fare l’esterno proprio in Spagna, sono curioso di capire quale sarà il suo impatto in Italia nell’eventualità di un suo ritorno.”
Udinese-Milan – “Sarà una bella sfida tra Udinese e Milan, i friulani non hanno cambiato nulla rispetto lo scorso finale di stagione e pertanto il fatto di poter contare su una rosa ben rodata potrebbe essere un vantaggio, mentre per i rossoneri il discorso è diametralmente opposto, visto che per assimilare i dettami tattici di Giampaolo ci vorrà del tempo. Nonostante ciò i rossoneri potranno far valere il loro maggiore tasso tecnico.”
L’avversario più temibile – “Non c’è storia sicuramente Zlatan Ibrahimovic è stato il calciatore più difficile da affrontare, era completo in tutto.”
Idolo – “Da piccolo nutrivo una profonda ammirazione per Ronaldo “Il fenomeno”, mi è dispiaciuto affrontarlo nel finale della sua carriera quando purtroppo non era più al massimo del suo potenziale.”
Rigori – “Nella mi carriera ho calciato 14 rigori ed una sola volta ho fallito dagli undici metri, penalty neutralizzato da Sereni in un Napoli-Torino finito 1-1, in tutte le altre occasioni ho sempre spiazzato i portieri che avevo di fronte. “
Crescita – “In Italia negli ultimi anni c’è stata una crescita del nostro calcio ovviamente dipesa dai risultati ottenuti in Europa dalla Juventus e soprattutto dalla nostra voglia di non fermarci ad un tatticismo asfissiante che nelle competizioni internazionali non ha portato i frutti sperati, difatti si vedono squadre giocare con la difesa a zona o con tre centrali e da questo punto di vista stiamo migliorando notevolmente.”
Fase difensiva e il Napoli – “Inter, Juventus e Napoli hanno rinforzato in maniera importante i loro rispettivi reparti difensivi. Gli azzurri hanno cambiato il modo di concepire la loro fase difensiva con l’addio di Albiol e il contestuale arrivo di Manolas, il greco è meno bravo ad impostare ma aumenta notevolmente la fisicità e la velocità dell’intero reparto. Sempre parlando di Napoli mi aspetto che la società riesca a fare un colpo in attacco che manca sin dai tempi di Higuain, visto che Milik soprattutto per alcuni infortuni non ha potuto esprimersi al massimo.”
Venezia – “Con il Venezia si è chiuso un rapporto, la società quest’anno ha rifondato il tutto puntando su un nuovo gruppo e non rinnovando i giocatori più esperti che erano in scadenza.”