Dopo Samir Handanovic, secondo protagonista del matchday programme odierno – il primo della stagione dal momento che questa sera alle 20.45 l’Inter ospiterà a San Siro il Lecce neo promosso – è il noto conduttore di fede nerazzurra Alessandro Cattelan. Tifoso interista per tradizione familiare, legato all’Inter da tantissimi ricordi, tra cui la prima volta che incontrò quella che sarebbe divenuta la sua futura moglie proprio allo stadio. Dagli aneddoti sul suo legame nerazzurro, alle impressioni su Antonio Conte, Cattelan ha parlato come sempre a ruota libera.
Ecco la sua intervista: “Sono diventato interista per tradizione familiare. Poi allo stadio ho conosciuto mia moglie e ho già portato la mia primogenita Nina. Olivia credo che esordirà quest’anno. Ricordo il momento in cui mi sono innamorato di questi colori, a 9 anni, c’erano Zenga, Bergomi, Matthaus e Brehme che correvano intorno al campo di San Siro sventolando una bandiera tricolore gigante. Berti fu il mio primo idolo, pazzo, forte, sorridente, ironico, competitivo. Mi piace pensare di essere il Nicolino Berti della televisione, bei capelli a parte. Il calcio per me è una cosa seria. Mi piace proprio e mi piace parlarne con chi ne capisce. Conte è determinato, ha una storia personale improntata sul lavoro ferreo. Mi è sembrato un uomo con grandi valori alle spalle”.