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Inter, senti Forlan: “Godin grande acquisto. Che coppia Lukaku-Sanchez!”

20 anni di gol ed emozioni. Dagli inizi al Danubio alle reti in Champions League ed ai Mondiali, Diego Forlan ha contribuito a scrivere la storia del calcio, non solo uruguaiano. Lo scorso 7 agosto però, El Cacha ha annunciato il proprio ritiro dal calcio, ponendo fine alla sua ultima avventura al Kitchee Sports Club, in Hong Kong.

La redazione di Passioneinter.com ha avuto l’onore di parlare con lui, per tirare le somme su quanto fatto, con uno sguardo al futuro ed uno al passato, che è stato per breve tempo anche nerazzurro, nella stagione 2011/12.

Prima di iniziare però, Forlan ci tiene a fare una precisazione in merito ad un’intervista uscita non molti giorni fa e che ha fatto discutere, per le presunte frasi su Cristiano Ronaldo (“E’ un egocentrico, in spogliatoio si guardava sempre allo specchio”: queste le parole attribuitegli). “Tutto quello che hanno detto, scritto” – spiega Diego ai nostri microfoni – “e che è uscito riguardo a quanto avrei affermato su Cristiano Ronaldo sono bugie. Approfitto di questa conversazione con te per dichiararlo, perché mi ha dato fastidio fin da subito, moltissimo. Chi ha visto l’intervista, fatta per una televisione in Argentina, Fox Sports, sa che in nessun momento ho parlato male di Cristiano. Al contrario: ho parlato molto bene di lui, come di Beckham e di altri giocatori. Cr7 è uno dei migliori giocatori della storia del calcio ed è stato un grande compagno per me: ho un’ottima relazione con lui, per il tempo passato assieme e le molte volte che ci siamo affrontati in campo. Abbiamo sempre avuto mutuo rispetto. Quello che è stato scritto sono tutte bugie, purtroppo i media usano queste cose per fare notizia e perché si legga quello che in realtà uno non ha mai detto. Mi hanno messo in una brutta posizione, visto che con lui ho sempre avuto un ottimo rapporto”. Puntualizzato questo, possiamo parlare di campo.

Le manca già il calcio? Cosa vorrebbe fare ora?

“Beh, certamente! Quando guardo una partita mi viene sempre voglia di entrare in campo. E’ una cosa che ho fatto e vissuto per molto tempo e che continuo a vivere. Per il momento però mi godo il tempo libero: sto con la mia famiglia, i miei amici, faccio cose che non ho potuto fare in questi vent’anni. Poi certo, ho fatto il corso da allenatore e vorrei poter seguire questa strada se un giorno arriverà una buona offerta”.

Nel corso della sua carriera ha fatto moltissimi gol. A quale è rimasto maggiormente affezionato?

“Sono molti, alcuni perché sono stati più belli, altri per la loro importanza. Per esempio ricordo sempre con affetto tutti i gol fatti nella Coppa del Mondo in Sudafrica nel 2010. Poi i due gol realizzati nella finale di Europa League con l’Atletico Madrid contro il Fulham (nel 2010, partita vinta dai Colchoneros per 2-1, n.d.r.). I due gol realizzati fatti nella finale di Copa America 2011 (Uruguay-Paraguay 3-0, n.d.r.). Aggiungo anche il rigore contro l’Equador a Quito, nelle fasi di qualificazione per il Mondiale”.

Che ricordo ha dell’Italia e dell’Inter?

“Ho molti ricordi di Milano, città spettacolare. Anche dell’Inter: un grande club. Purtroppo nell’anno in cui ho giocato non abbiamo fatto bene, sia a livello di squadra che personale, visto che non ho trovato la continuità di prestazioni e rendimento che speravo e che ho trovato in altre squadre”.

Quella stagione nacque male: cosa non ha funzionato nelle prime settimane fra voi giocatori e Gasperini?

“Non voglio dire che qualcosa non sia funzionato fra noi e lui, perché poi anche con i tecnici arrivati in seguito le cose non sono migliorate. La verità è che non abbiamo trovato un buon anno calcistico e tutti i problemi sono venuti a galla. Purtroppo le cose sono andate così: non abbiamo iniziato bene e non abbiamo finito bene”.

L’Inter ha preso Godin, che lei conosce bene. Cosa può dare ancora al calcio in questa nuova sfida?

“E’ un grandissimo calciatore, una bellissima persona ed un grande professionista. Purtroppo ha dovuto saltare le prime partite, però speriamo recuperi al meglio. L’Inter ha preso un giocatore che ha ancora molto da dare, è il capitano della Selecciòn, ha fatto stagioni spettacolari con l’Atletico Madrid. Tutti noi uruguaiani non vediamo l’ora di vederlo giocare all’Inter”.

Lei che ha vissuto l’Old Trafford: perché crede che Sanchez e Lukaku non sono riusciti ad affermarsi a Manchester?

“Sono giocatori che hanno fatto grandi partite ovunque. Poi però possono arrivare allenatori nuovi che hanno gusti diversi o che hanno bisogno di altri giocatori. Però sia Lukaku che Sanchez quando hanno giocato hanno fatto gol importanti anche a Manchester, sono grandi giocatori. In stagioni lunghe può succedere che uno abbia cali di rendimento. Non me la sento di giudicare negativa la loro esperienza a Manchester: hanno fatto bene ed ora hanno l’opportunità di giocare in un grandissimo club come l’Inter con la voglia di vincere e di dimostrare quanto valgono. In coppia li vedo molto bene”.

Una curiosità: quando è arrivato all’Inter, la inserirono nella lista Champions, salvo poi scoprire che non poteva giocare…

“Mi ha sorpreso quella situazione. Pensavo che sapessero che avessi già giocato una partita Uefa, ero convinto ne fossero al corrente. Non me lo aspettavo proprio!”.

Tornerà in Italia un giorno, come allenatore?

“Mi piacerebbe molto. Tutte le volte che ho la possibilità di visitare l’Italia o di essere in compagnia di italiani mi piace molto. Mi piacerebbe molto tornare a lavorare nel calcio, come allenatore. Penso di poter portare e trasmettere l’esperienza accumulata in tutti questi anni da calciatore. Vedremo”.

LA REDAZIONE DI PASSIONEINTER.COM RINGRAZIA DIEGO FORLAN PER LA SUA GENTILEZZA


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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