CAGLIARI – Tommaso Giulini, proprietario del Cagliari, ai microfoni di Radio Popolare ha commentato la vicenda dei cori razzisti contro Romelu Lukaku durante la sfida di domenica scorsa tra i suoi e l’Inter: “Stiamo cercando di lavorare in maniera concreta, attraverso la sensibilizzazione degli steward che dovranno segnalare le persone alla Digos. Tramite la tecnologia non è facile leggere i labiali: chiederemo anche l’aiuto ai tifosi per bene, ovvero al 99.9% dei sostenitori del Cagliari”.
Giulini prosegue: “Combattere l’ignoranza è difficile, noi possiamo solo sensibilizzare. Questo evento ha generato in noi una grandissima rabbia e frustrazione per tutte le iniziative che facciamo, come può essere la Scuola di Tifo. Siamo stati i primi a introdurla. Cagliari non è affatto una città razzista, mi dispiace tantissimo sia passata quest’immagine di noi anche all’estero”. Il numero uno rossoblù avanza quindi una proposta: “Mi auguro che non ci siano squalifiche, non è la soluzione quella di chiudere le curve: come dicevo prima bisogna sensibilizzare gli steward. Non escludo comunque che qualcuno dei miei steward abbia visto o qualche telecamera abbia individuato chi ha ululato. Una volta riconosciute, quando queste persone si ripresenteranno allo stadio potrebbero vedersi negare l’entrata”.