Per Kieran Trippier, nel giro di qualche settimana, è cambiato veramente tutto. L’esterno inglese, dopo quattro anni al Tottenham e un’ultima stagione da protagonista con 38 presenze, ha dovuto fare le valigie destinazione Spagna. Ad attenderlo l’Atletico Madrid, che lo ha sempre schierato titolare nelle prime tre giornate di Liga e che in campionato viaggia in testa alla classifica a punteggio pieno. Insomma, per Trippier è un momento positivo, anche se il giocatore è ritornato con la memoria agli ultimi giorni in Premier. Lo ha fatto ai microfoni del Mirror, dove ha raccontato come è maturato l’addio: “A fine stagione ho sentito delle voci sul fatto che mi avrebbero venduto – le sue parole – non è bello, ma nel calcio succede. Allora ho riunito la mia famiglia, ho parlato con moglie e fratello per decidere cosa fare”. Alla fine è arrivato l’Atletico, che ha sborsato 20 milioni per portarlo a Madrid: “Forse sarei potuto restare a Londra, ma non ho rimpianti. Adesso sono qui e guardo al futuro. Inoltre sono felice di poter essere allenato da Simeone, uno dei migliori tecnici al mondo”.
“Mi hanno venduto nel momento sbagliato”
Gli ultimi giorni al Tottenham non sono stati felici per Trippier: “Nel pre-campionato sono andato a parlare con Pochettino, che però non ha ammesso di volermi vendere. Ho provato a parlarne con il presidente e con il direttore sportivi senza ricevere né un sì né un no. Ho dato tutto per il Tottenham. volevo restare perché avevo altri due anni di contratto. Sento che mi hanno scaricato nel momento sbagliato. Stavo recuperando da una serie di infortuni, in quattro settimane sarei tornato al top”. Adesso la sfida Atletico. E se il buongiorno si vede dal mattino, allora probabilmente sarà una grande stagione.