VERONA – Matteo Pessina ha iniziato la sua storia con il come meglio non poteva sognare. Grazie alla sua rete, infatti, i gialloblù hanno espugnato il campo del Lecce per tre punti fondamentali. E il centrocampista, in conferenza stampa, ha svelato le sue sensazioni dopo l’arrivo in Veneto: “Sono prima di tutto felicissimo di essere qui – ha ammesso Pessina -, con il Verona ci sentivamo da tempo e finalmente sono potuto arrivare in gialloblù. Durante la scorsa stagione sono cresciuto molto, ora penso fosse il momento giusto per fare questo passaggio importante della mia carriera. Voglio essere utile agli obiettivi di squadra prima ancora che a me stesso, stiamo lavorando bene e duramente e si è visto in campo, penso che la strada sia quella giusta. L’esordio? Un sogno, senza dubbio, fare gol a una diretta concorrente portando subito tre punti all’Hellas era assolutamente il massimo che potessi desiderare. E’ stata davvero una bella azione, di tecnica in squadra non ne manca e il fatto di trovarci così bene in campo aiuta, e spero si migliori ancora. Esultanza? Mi sono trovato bene a Lecce ed è stata la mia prima esperienza lontano da casa, è stata una forma di rispetto ma ora sono pronto a esultare doppiamente, magari per un gol al Bentegodi. Ruolo? Posso giocare sia da play che da mezz’ala, ruolo che mi permette di sfruttare gli inserimenti offensivi”. Sulle differenze tra Juric e Gasperini, ultimo tecnico prima dell’approdo al Verona: “Ho trovato molte somiglianze, specie sull’attenzione all’aggressività e al possesso palla verticale, questo mi ha aiutato nell’integrarmi velocemente con il resto della squadra. Campionato? Partire forte fa parte del carattere del mister, anche col Bologna in 10 uomini siamo riusciti a fare punti e questo ti aiuta molto anche dal punto di vista mentale. 4 punti in 2 partite? Tanta roba. Ma per salvarci serve però volare bassi e rimanere tutti sul pezzo” ha concluso Pessina.
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Verona, ecco Pessina: “Felice di essere qui. A Lecce un esordio da sogno”
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