TORINO – “Voi parlate, io gioco“. Così, dal ritiro della nazionale francese, torna sulle voci di mercato che lo davano come sicuro partente alla . Per il centrocampista bianconero si era parlato anche di un ritorno al Psg “ma era tutto falso. Ho sempre detto di stare bene alla Juve, uno dei migliori club al mondo. Parigi ha un posto speciale nel mio cuore, sono un suo tifoso sin da piccolo e indossarne la maglia mi ha permesso di realizzare un sogno. Ma ora sono fiero di giocare con la Juve, un grande club. La questione non si è mai posta“.
Juve, nessuna concorrenza
Matuidi non ha paura della concorrenza, né in bianconero, né in nazionale, anzi, “è qualcosa che mi stimola. Nel calcio non ti regala niente nessuno, tocca a te conquistarti un posto. Ma se sono qui è perché mi sono sempre fatto trovare pronto in campo”.
Matuidi e il razzismo
“Il razzismo in Italia? Ho avuto anch’io questo problema, ora è toccato a Lukaku. Bisogna prendere dei provvedimenti”. Matuidi parla anche dei fatti di Cagliari: “Per il razzismo non c’è posto nel calcio e nella vita in generale – ha aggiunto – E’ qualcosa che non vogliamo vedere, è un pessimo esempio per i più piccoli e faremo tutto il possibile per fermarlo, anche se riguarda una minoranza. Ma per queste persone non c’è posto allo stadio. Se n’è parlato anche la scorsa stagione, non dobbiamo darla vinta a questa gente ma ci sono organismi preposti a prendere delle decisioni, tocca a loro agire”. (In collaborazione con ItalPress)