Nikola Kalinic si presenta alla Roma. Lo accompagnano le sue 155 reti segnate in squadre di club in carriera e un passato alla Fiorentina che spera di rivivere nella capitale. Di fronte ai giornalisti arrivati a Trigoria, il croato parlerà a breve in conferenza stampa, affiancato da Morgan De Sanctis.
LA CONFERENZA STAMPA DI NIKOLA KALINIC
Morgan De Sanctis introduce Kalinic: “Presentiamo Kalinic, punta centrale scelta perché sa interpretare il ruolo in tutte le forme. In funzione della sua precedente esperienza in Italia ci potrà dare una grandissima mano, non avrà necessità di ambientarsi, siamo convinti di esserci rinforzati anche in questo settore”
Ci racconta la trattativa?
La Roma è una grande squadra con grande storia, sono molto contento e spero di fare bene in questa nuova avventura.
Gli obiettivi personali e di squadra per questa stagione?
Vediamo. Spero di non infortunarmi, gli ultimi due anni non ho giocato molto e quest’anno voglio giocare di più. Per quanto riguarda la squadra, vedremo partita dopo partita. Non vuol dire che vinceremo l’Europa League, la Roma vuole giocare la Champions. Giochiamo partita dopo partita e poi vediamo.
Ha temuto che il trasferimento potesse saltare?
Sì, sono arrivato all’ultimo giorno ma per fortuna ora sono qua. Sono molto contento.
Domanda per De Sanctis. Cosa è successo con Bianda che sembrava vicino al ritorno in Francia?
Siamo soddisfatti del mercato, considerando i ragazzi usciti dalla Primavera a cui abbiamo dato la possibilità di andare a costruirsi una carriera il più importante possibile. Per Bianda abbiamo convenuto che la cosa migliore per lui fosse farlo restare a Roma per migliorarsi e continuare a cresce, anche in considerazione della problematica avuto a luglio nell’amichevole con il Rieti. Non ci sembrava il caso di esporsi a rischi che avremmo corso non avendolo più sotto il nostro controllo. Contiamo di migliorarlo, è convinto e felice di restare e sarà un rinforzo per la Primavera con una finestra per la prima squadra. Il ragazzo è di valore.
Pensa che la Roma l’abbia scelta anche per la sua personalità? Si sente un giocatore di personalità?
Sì. Ho esperienza in Serie A, ma ci sono tanti giocatori importanti qua e tanti attaccanti come Dzeko che negli ultimi quattro anni ha giocato sempre bene. Spero di fare bene anche io.
Dzeko gioca 45 partite a stagione di media. Ha pesato sulla sua scelta? Lo ha sentito?
Vediamo come giocheremo, se con una o due punte. Sapevo che Dzeko gioca sempre, è un grande attaccante. Io sono qui per lavorare e vediamo cosa succede. Se ho sentito Dzeko? Sì, l’ho sentito, mi ha convinto.
Con un’altra punta vicino potrebbe interagire bene? Lei è un attaccante di manovra?
Con Sousa alla Fiorentina ho giocato anche esterno sinistro nel 4-3-3. Posso fare tutti i ruoli in avanti. Posso giocare a una o due punte. All’Atletico Madrid giocavamo con una punta. Simeone è un allenatore all’italiana, fa tanta tattica e gioca in contropiede, è stata una buona esperienza lavorare con lui.
Domanda per De Sanctis. Dispiaciuti per aver perso Cangiano?
E’ stato un sacrificio. La direzione che è stata presa nel settore giovanile è quella di fare in modo che tutti i ragazzi che iniziano e devono completare un percorso del settore giovanile nella Primavera, mantengano un livello alto con un nuovo parametro di stipendi. D’ora in poi, quando le ambizioni supereranno i parametri scelti, la Roma non farà più un certo tipo di trattative. I parametri per i ragazzi della Primavera sono molto alti. In quattro mesi di operatività sul mercato ho verificato che avere ragazzi della Primavera, giovani, con contratti economici alti, crea problemi nella collocazione di questi ragazzi quando escono dal settore giovanile della Roma. Si può porre rimedio solo circoscrivendo nuovi parametri, come abbiamo fatto, che ripeto sono molto alti. Daremo a tutti i giocatori della Primavera che fanno un certo tipo di percorso, la possibilità di mettersi in mostra all’interno di questi parametri. Con gli altri siamo disponibili a trovare soluzioni che soddisfino sia la Roma che il giocatore.
Similitudini tra Fonseca e Sousa? Pensa che possa migliorarla?
Lo conosco bene Fonseca, lui allenava lo Shakhtar e anche io ho giocato in Ucraina. E’ simile a Sousa, vuole giocare con la palla e avere il possesso. E’ un gioco che mi piace, vediamo.
E’ stato vicino alla Roma in passato? Ha sentito Fonseca prima di arrivare?
Non so se fossi vicino alla Roma. Fonseca non l’ho sentito prima, abbiamo parlato adesso.
Domanda per De Sanctis. Riccardi è stato davvero vicino alla Juve?
Mai abbiamo pensato di privarci di Riccardi, così come di Celar, Bouah e Calafiori. La Roma, come ha sempre fatto e continuerà a fare, se ha nel settore giovanile dei prospetti importanti, se li tiene e cerca di fargli fare il percorso giusto, che prevede dei nuovi parametri di crescita. All’interno del settore giovanile la Roma ha avuto per tanto tempo romani e romanisti, ora ci siamo un pò globalizzati. Deve restare un concetto chiarissimo: chi vuole restare e rivendica l’essere romano e romanista lo deve dimostrare non solo a parole ma anche nei fatti. Per questo si parlerà di parametri, concetti etici, morali e culturali rigorosi all’interno del settore giovanile.