Edoardo Goldaniga è un nuovo giocatore del Genoa. Era destino. Del resto, ripercorre le orme del nonno Giacinto. Una storia che salta una generazione, ma ne unisce tre sotto la Lanterna. Come riporta anche il profilo twitter ufficiale della squadra ligure, l’acquisto è nel segno della continuità… suo nonno Giacinto giocò tre partite con la maglia rossoblu nella stagione 1952/53 culminata con la promozione in A.
SCUSATE IL RITARDO – Edoardo ripercorrerà dunque le orme del nonno Giacinto. Fra passato e presente sono passati 66 anni. In realtà gli anni d’attesa per un “nuovo” Goldaniga potevano essere un po’ meno. I rossoblu lo avevano cercato già due anni fa, quando il difensore militava nel Palermo, ma al netto del ritardo, il ritorno si è finalmente concretizzato.
FAMIGLIA – Il trasferimento ha allietato ovviamente anche la famiglia, entusiasta del passaggio al Genoa. Lo zio Francesco, fratello del padre deceduto qualche anno fa in un incidente stradale, ha raccontato le proprie emozioni al Secolo XIX: “Siamo tutti orgogliosi di lui, anche suo papà lo sarebbe stato”. Il padre del neo acquisto rossoblu morì tre anni fa in un incidente stradale. Edoardo gli dedicò un gol proprio a Marassi, un segno del destino.
BOTTIGLIA – L’anello di congiunzione fra tre generazioni è una bottiglia. “Ho detto a mio nipote che gli regalerà una bottiglia con il becco di un Grifone”. Non a caso. Si tratta di un ricordo del nonno di Edoardo che Francesco Goldaniga custodisce insieme a spille e gagliardetti del Genoa. L’oggetto risale al 1953, anno del sessantesimo compleanno della squadra. “Mio padre aveva un bellissimo ricordo di quel periodo, nel 1953 si era sposato con mia madre. Il Genoa e Genova gli erano rimasti nel cuore”.