Geert Emmerechts è stato il primo tecnico ai tempi dell’Anderlecht a puntare ciecamente sul talento e sulla fame di imporsi a grandi di livelli di Romelu Lukaku, l’allora tecnico dell’under 19 del club più titolato di Belgio, riuscì a creare un’alchimia unica con quel ragazzo dai grandi mezzi fisici e tecnici che dopo poco tempo grazie anche ai suoi sapienti consigli riuscì a conquistare le grandi platee internazionali fino a meritarsi da giovanissimo la chiamata del Chelsea.
Spazio alle sue dichiarazioni
Il legame con Lukaku – “Quando ci vediamo c’è sempre tanto affetto – dichiara Emmerechts – visto che sono convinto che lui sappia di come l’abbia aiutato nel suo percorso di crescita.” Il talento di Romelu – “Ero sempre stato convinto del suo grande potenziale, ma non mi aspettavo che si sarebbe imposto come uno dei migliori centravanti al mondo.”
Le prime impressioni – “Mi impressionò immediatamente la sua forza fisica e d’animo, aveva una determinazione unica votata al successo. Romelu è un vincitore, che vuole raggiungere gli obiettivi che si prefigge nella vita.” Coesistenza – “Credo che Lukaku, Sanchez e Lautaro possano anche giocare insieme, con il cileno che parte da destra mentre il giovane argentino schierato come seconda punta.”
Tra Lukaku e Icardi – “La scelta è difficile, Icardi ha giocato diverse stagioni con l’Inter, segnando molti gol ed indossando la fascia di capitano, forse a Romelu manca proprio questa continuità e spero che all’Inter possa diventare un semidio. Ovviamente tra i due scelgo sempre Romelu.” Romelu e l’Italia – “Romelu è un ragazzo dalla grande personalità, dall’animo buono e gentile. La Serie A è una delle competizioni più importanti e competitive in Europa, dove lui potrà mettersi nuovamente alla prova. Quando Romelu ha scelto qualcosa, ha avuto sempre successo. L’Italia si è assicurata un grande centravanti, spero che nella vostra Serie A questo ragazzo possa ritrovare quella gioia e quella stima che aveva perso in Premier.”
30 reti – “Lukaku si trova molto bene nell’Inter, ha subito trovato le giuste alchimie con l’ambiente e lo staff tecnico, pertanto può arrivare tranquillamente a 25 reti e con i calci di rigore anche a 30.” Champions League, il Genk – “Il Genk è diventato campione l’anno scorso, superando la concorrenza di club blasonati come Anderlecht, Club Bruges e Standard Liegi, offrendo un buon calcio. Con le cessioni di Malinovsky, Pozuelo e Trossard, la squadra in questa stagione ha perso un po’ di qualità, inoltre anche il tecnico Philippe Clement si è trasferito al Club Bruges. Nonostante ciò il Genk rimane sempre una buona compagine ma meno votata ad gioco offensivo.”
Le armi del Genk – “I giocatori migliori sono Samatta, centravanti dello Zimbabwe, il centrocampista Berge ed infine Ito, ala molto rapida. La squadra belga è molto temibile in fase offensiva, soprattutto di testa da palla inattiva.”