in

Fonseca: “Mikhitaryan è pronto”

Dopo la sosta per le nazionali la Roma torna in campo alla ricerca della prima vittoria stagionale. Domani alle 18 all’Olimpico arriva il Sassuolo e Fonseca non vede l’ora di schierare altri due dei nuovi acquisti giallorossi, Veretout e Mkhitaryan. Il tecnico portoghese ha parlato nella consueta conferenza stampa della vigilia a Trigoria, toccando i temi dell’attualità giallorossa, dalla sfida con il Sassuolo all’infortunio di Smalling.

Come ha ritrovato la squadra dopo gli impegni delle nazionali e quali sono le condizioni di Smalling?
“Siamo stati dieci giorni senza i nazionali, poi sono rientrati piano piano, ma nel frattempo abbiamo avuto tempo per lavorare ed è quello che volevamo. Inoltre molti degli assenti non hanno giocato con le rispettive nazionali quindi saranno tutti a disposizione. Smalling negli ultimi due giorni ha accusato un piccolo fastidio all’adduttore, niente di grave, ma abbiamo deciso di non rischiare e gestire la situazione. Lo vogliamo al 100%, soprattutto perché arriverà un serie di partite importanti. Per questo ho deciso in accordo con lo staff medico di gestire così la sua situazione”.

Cosa si aspetta di vedere di diverso dalla Roma rispetto alle prime due giornate di campionato?
“Ho visto la squadra migliorare giorno dopo giorno e per questo sono fiducioso. Ci sarà sicuramente qualcosa di diverso, ma non voglio svelare oggi quale sarà la nostra strategia per domani”.

Quello di Smalling è il sesto infortunio muscolare dall’inizio della stagione, calcolando anche quelli di Pastore, Spinazzola, Under, Zappacosta e Perotti. Iniziano ad essere tanti. Visto che la Roma viene da anno di criticità da questo punto di vista, lei è riuscito a individuare il problema?
“Non mi piace trovare scuse o pretesti, ho sentito parlare di campo o palestra. I sei casi in questione sono tutti ben distinti. Under si è fatto male in nazionale e non con noi. Pastore non ha avuto un problema muscolare, ma lui ha una storia recente di infortuni e noi abbiamo il dovere di gestire calciatori a rischio. Smalling ha avvertito un dolore all’adduttore e non abbiamo voluto correre rischi per evitare un peggioramento, non è stato un infortunio muscolare. Spinazzola ha avuto un problema che può succedere e si può verificiare. I due casi che dal mio punto di vista meritano tutta la nostra attenzione sono quelli di Zappacosta e Perotti, premesso che Diego ha un passato di infortuni. Sono casi particolari perché Perotti si è fatto male mentre provavamo le palle ferme in rifinitura, quando non c’era uno sforzo fisico, mentre Davide si è fermato durante il pre partita. Non sono state situazioni nella norma e per questo dobbiamo approfondire ulteriormente, poi possono anche entrare in gioco motivi legati allo stress o di natura psicologica. Sin dal primo giorno che siamo arrivati qui stiamo lavorando attentamente per evitare queste situazioni, ma sono problemi che riguardano tutti i club europei, non soltanto la Roma. Stiamo sviluppando con lo staff, i nutrizionisti e i preparatori, programmi rigorosi per prevenire queste problematiche, con la gestione del gruppo e dei giocatori più a rischio. Dobbiamo capire però questi problemi non sempre si possono prevenire al 100%”.

Mkhitaryan ha pochi giorni di allenamento con i compagni: considerando la condizione fisica e tecnica che abbiamo visto anche in nazionale, sono sufficienti per giocare subito?
“Vi ho abituato male perché finora vi ho sempre svelato chi avrebbe giocato e chi no. Oggi non lo farò. Mkhitaryan è un giocatore arrivato in buone condizioni fisiche, è intelligente, pronto e è a disposizione”.

Contro il Genoa e contro la Lazio abbiamo visto una squadra più bassa rispetto a quella vista nelle amichevoli. Torneremo a vedere come in estate una squadra così aggressiva in fase di recupero, soprattutto contro un Sassuolo che probabilmente giocherà con la difesa a 4?
“Innanzitutto non so se il Sassuolo si presenterà con la difesa a 3 o a 4, perché lo scorso anno ha cambiato schema diverse volte. Siamo però preparati a entrambe le eventualità Con la Lazio non mi è piaciuta la passività della squadra, mentre io voglio un atteggiamento coraggioso soprattutto in fase di recupero di palla e pressing. Non voglio che sia una prestazione che la squadra ripeta”.

A che punto è il suo lavoro sulla squadra e quando vedremo la Roma di Fonseca?
“Ho visto dei miglioramenti costanti della squadra sotto tutti gli aspetti. Ho fiducia di poter vedere domani ancora un passo avanti, soprattutto a livello di idee, di atteggiamento e di gioco. Ho visto una squadra in crescita”.

Pellegrini ha detto di essere a sua completa disposizione, anche se preferirebbe la posizione di trequartista: nel suo sistema di gioco e nella sua filosofia cosa le può dare in quel ruolo e cosa da mediano?
“Pellegrini è un giocatore che può ricoprire diversi ruoli. Ha qualità, è intelligente e sa cosa fare in qualsiasi posizione del campo. Non vi dirò dove giocherà domani però”.

Il Sassuolo è la squadra che ha fatto più possesso palla in queste giornate: è questo quello che vuole per la Roma? Cosa pensa poi di De Zerbi, che è stato anche in ballottaggio per la panchina giallorossa e come lei sta portando una mentalità nuova nel calcio italiano?
“De Zerbi è un allenatore eccellente, coraggioso, a cui piace tenere il possesso della palla. E le statistiche e i numeri lo evidenziano. Quando una squadra propone questo tipo di calcio merita la mia attenzione e i miei complimenti. Anche noi stiamo lavorando su quello, nonostante in Italia ci si concentra di più sulla verticalità del gioco. Continueremo invece a lavorare e a migliorare sulla gestione del pallone in ogni momento di gioco, posto che la Serie A ha caratteristiche precise, che rendono anche difficile il possesso palla. Bisogna anche adattarsi a queste peculiarità del campionato italiano, ma ci sono principi che non voglio abbandonare. Per far questo è necessario far capire ai calciatori i vantaggi di un determinato atteggiamento, sia in fase offensiva sia in fase difensiva. Da quello che vedo il gruppo non era abituato a questa mentalità, ma cercheremo di cambiare il modo di stare in campo dei calciatori”.

Contro il Sassuolo lo scorso anno Zaniolo ha fatto il primo gol. Lei è soddisfatto del suo inizio di campionato? Si aspetta qualcosa in più da lui dal punto di vista della continuità?
“Sono soddisfatto di lui. Deve migliorare il modo di capire il gioco, lo sta facendo ma fa parte di un processo normale di crescita. Lavora bene anche in fase difensiva, aiuta sempre la squadra. Continuerà sicuramente a migliorare, perché ha qualità eccellenti. Riponiamo grande fiducia e speranza in lui”.

E’ soddisfatto del mercato in entrata e in uscita?
“Stavamo cercando un difensore centrale esperto e l’arrivo di Smalling è stato ottimo. Come quello di Mkhitaryan che può giocare in diversi ruoli. Kalinic è un giocatore esperto, conosce la Serie A, ma deve migliorare fisicamente perché non ha fatto la preparazione con l’Atletico. Assolutamente sì, gli ultimi arrivi mi lasciano soddisfatto e fiducioso”.

Quale è la posizione di Mkhitaryan. Lo vede più centrale o esterno?
“Vedremo domani (risponde in italiano e ride, n.d.r.)”.

Si può fare qualcosa di meglio dal punto di vista difensivo, soprattutto marcando a zona e sentendo meglio l’uomo?
“Stiamo lavorando molto sul controllo della profondità, specialmente perché in Italia le squadre curano molto la verticalità del gioco in fase difensiva. Dobbiamo però fare distinzione tra le due partite: contro la Lazio non ci sono stati grandi problemi, perché eravamo più bassi e non abbiamo sofferto la palla alle spalle. Con il Genoa abbiamo invece sofferto molto e abbiamo lavorato molto apportando i correttivi giusti”.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


Tagcloud:

De Laurentiis contro tutti: dal San Paolo “cesso” alle fughe in motorino

Zanetti: “Udinese? L'inizio di un ciclo di partite cruciali”