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Torino-Lecce 1-2: Belotti non basta, decide Mancosu

TORINO – Al Torino non riesce l’aggancio in vetta all’Inter, a punteggio pieno a quota 9, cadendo in casa 2-1 contro l’ormai ex fanalino di coda Lecce, ai primi tre punti conquistati in questo campionato. I granata partono bene, chiudendo i salentini nella propria metà campo, ma l’1-0 di Farias alla prima occasione altera gli equilibri. Ad inizio ripresa, il Toro pareggia su rigore con BelottiMazzarri si scopre alla ricerca del successo, punito seduta stante da Mancosu. Polemiche al minuto 99 per una trattenuta in area pugliese tra Rispoli e il Gallo, con l’arbitro Giua che non concede il penalty dopo due minuti al Var.

Il Toro fa la partita, il Lecce punge in contropiede

TorinoLecce tornano ad affrontarsi in Serie A dopo quasi undici anni (l’ultimo incontro risale infatti al gennaio 2009, in quell’occasione terminò 3-3). Mazzarri, privo di Nkoulou (ancora fuori dai convocati, dopo la polemica sulla mancata cessione), Ansaldi e Iago Falque (infortunati), tiene in panchina l’ultimo arrivato, Simone Verdi, ed affida le chiavi dell’attacco a Belotti, supportato da BerenguerLiverani, invece, a caccia dei primi punti in classifica, lancia Rispoli in luogo di Banzer Tabanelli a centrocampo, all’esordio stagionale. Davanti, Pippo Falco a ridosso di Lapadula Farias, panchina per Babacar. Il primo squillo del match (3′) porta la firma dell’ex Tachtsidis (11 presenze e 1 gol in granata nel 2014), con palla a lato, la risposta immediata del Toro (8′) illude il pubblico di casa, ma Berenguer non arriva per pochissimo sull’ottimo suggerimento del Gallo, letteralmente scatenato e capace di far ammonire entrambi i centrali di difesa salentini in appena 18 minuti: al 15′ Rossettini (la punta chiede a gran voce il rosso all’arbitro Giua), 180 secondi più tardi Lucioni (costretto al placcaggio). Lamenta poi una trattenuta in area, ma il direttore di gara la giudica reciproca, sorvolando sul dubbio episodio.

Falco crea, Farias segna

Il Torino sembra in totale controllo del match e al 22′ Berenguer, solo davanti a Gabriel, pecca di altruismo e cerca Belotti, con l’azione pericolosissima che sfuma. La pressione granata non cala, così come la manovra avvolgente sugli esterni, ma alla prima vera sortita offensiva, passa il Lecce (35′): Majer rifinisce sull’out sinistro e trova Falco, il fantasista calcia di prima intenzione trovando la pronta risposta di Sirigu, con l’ex Psg che non può nulla però sulla ribattuta mancina di Farias, che segna così il primo gol dei pugliesi in questa Serie A. Il Toro reagisce d’orgoglio, ma De Silvestri non arriva sul lungo cross sul secondo palo, Lapadula tenta la magia dalla lunga distanza, grande idea, ma esecuzione rivedibile. I ragazzi di Mazzarri, padroni del campo, cercano invano spazi tenacemente protetti dal Lecce, esponendosi a pericolose ripartenze: al 40′ Berenguer è costretto a spendere un fallo tattico su Falco (perfettamente lanciato da un sontuoso Majer), finendo così nel tabellino dei cattivi dell’arbitro Giua. Dopo un’azione insistita del team di casa, conclusa con un velleitario tiro dalla distanza di Rincon (42′), e l’ammonizione rifilata a mister Liverani per proteste, il primo tempo si chiude di fatto con l’occasionissima capitata sulla testa di De Silvestri al primo dei due minuti di recupero, con la sfera che termina alta.

Zaza entra e si prende un rigore, Belotti fa 1-1

Il Torino mandato in campo nella ripresa da Mazzarri ha uno Zaza in più ed un Berenguer in meno, ridisegnato quindi con un 3-5-2 dove, là davanti, ci sono due interpreti puri del ruolo. Al 49′, però, sono ancora gli ospiti a pungere, con Djidji che rimedia ad una propria imperfezione sbrogliando la matassa e l’azione leccese si conclude col giallo a Lapadula, reo di interrompere una ripartenza granata. Attimi convulsi al minuto 53′: Belotti, al secondo tentativo, fa 1-1. Fuorigioco che sembra netto, annullato immediatamente. Il Toro, però, ritiene che la palla ricevuta dal Gallo provenisse da Majer e non da Zaza. Qualche dubbio rimane, ma non per Giua, che conferma la prima decisione. Lo stadio spinge i propri beniamini e al 55′ la palla messa in mezzo da De Silvestri è velenosa, la difesa si salva in angolo. Il gol è nell’aria e nel giro di pochi secondi Tabanelli ha un “eccesso di affetto” nei confronti di Zaza (quinto ammonito in casa Lecce, tecnico compreso), con conseguente calcio di rigore trasformato da Belotti al 57′. Liverani richiama in panchina Diego Farias Lapadula e getta nella mischia Mancosu e Babacar, variando le punte ma non lo schema tattico, coi due neo-entrati che si mettono subito in mostra (63′) duettando a meraviglia e costringendo un super Izzo agli straordinari per sventare il pericolo.

Debutta Verdi, Mancosu regala la vittoria al Lecce

Due ravvicinati (69′ e 70′), non fortunati tentativi dalla distanza di Tachtsidis, anticipano il secondo debutto in granata di Verdi (72′), che rileva Baselli. Il Torino a trazione anteriore paga dazio seduta stante (73′): botta dalla distanza di CalderoniSirigu respinge come può e Mancosu, più lesto di Bonifazi, fa 2-1 a porta vuota. Sulle ali dell’entusiasmo, Falco esce con personalità e classe dalla morsa del centrocampo granata, poi la volée di Babacar (77′) è sventata solo da un intervento prodigioso dell’ex portiere del Psg. Rovesciamento di fronte e, clamorosamente scoperto, il Lecce rischia di capitolare sulla combinazione Zaza-Belotti, con Gabriel che mette in angolo: sugli sviluppi del tiro dalla bandierina, De Silvestri, ancora di testa, spara fuori l’ultimo pallone della sua partita (rilevato da Laxalt). Con le ultime forze, ci prova anche Izzo (80′), ma l’impatto con la sfera non è felice, mentre Liverani si affida all’ucraino Shakhov, al posto di un esausto Majer, per dare verve e brillantezza alla propria mediana. Il Toro, contratto e all’affannosa ricerca del pari, lascia ampi spazi alle ripartenze salentine, con Babacar che sciupa due buone chance. Quindi, anche Rispoli s’iscrive alla copiosa lista di ammoniti in casa Lecce. Al minuto 91, il riflesso di Gabriel merita la copertina: tiro-cross di Verdi, deviazione di Lucioni, il portiere brasiliano respinge con un colpo di reni, poi Belotti e Izzo si avventano sulla palla alla ricerca di una correzione in rete che non arriva. Ma certi epiloghi sono scritti nel destino: al minuto 99, abbraccio in area Rispoli-Belotti (probabilmente più netto del primo penalty concesso), decisione procrastinata al 101′, col triplice fischio di Giua che congela il risultato sul 2-1 per gli ospiti, che conquistano i primi tre punti in campionato. Mazzarri fallisce invece l’aggancio all’Inter in vetta, restando fermo a quota 6.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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