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Il debito sale ma la Juve è solida: l'analisi economica

Oggi il Consiglio d’Amministrazione della Juventus approverà il bilancio dell’esercizio 2018-19 che verrà poi sottoposto all’assemblea dei soci fra un mese. Il passivo è di 40 milioni: è un problema?
Detto che i bilanci in utile o in pareggio sono sempre meglio di quelli in perdita, la situazione è sotto controllo. Andrea Agnelli e il gruppo dirigente hanno un piano di crescita del club, che lo stesso presidente aveva spiegato al Financial Times: «Diventare i numeri uno». Il piano comporta importanti investimenti – Ronaldo è il più evidente ed eclatante – e un conseguente aumento dei costi. Questi investimenti, nei programmi del club, si ripagheranno aumentando il valore del club e quello dei ricavi, segnatamente quelli commerciali, riportando l’equilibrio di bilancio.

Però sta aumentando in modo consistente l’indebitamento. Non è un rischio?
La Juve al 30 giugno 2019 ha un indebitamento finanziario netto di 464 milioni. Come per il rosso di bilancio, la situazione appare sotto controllo. A febbraio la società è ricorsa all’emissione di un prestito obbligazionario, un bond, di cinque anni per 175 milioni, quotato alla Borsa di Dublino (in pratica ha chiesto in prestito altri soldi, direttamente ai mercati, che hanno risposto in modo estremamente positivo). E con quel bond ha ristrutturato il debito.

Cosa significa ristrutturare il debito?
Significa allungare i tempi di rientro con le banche, sfruttando parte dei 175 milioni in modo da non appesantire la gestione della Juve, che infatti può continuare a operare sul mercato portando avanti il piano di sviluppo tecnico e commerciale.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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