Sorpasso e controsorpasso: l’Inter di Conte non si ferma, batte la Lazio 1-0 grazie al gol di D’Ambrosio, fa cinque su cinque e risupera la Juve in classifica prendendosi di nuovo il primo posto, 15 punti contro i 13 dei bianconeri secondi. Una vittoria che vale doppio vista la sconfitta del Napoli in casa contro il Cagliari per 1-0: Castro fredda gli uomini di Ancelotti nei minuti finali facendo scivolare gli azzurri al quarto posto, raggiunti a 9 punti (alle spalle dell’Atalanta a 10) proprio dai sardi, alla terza vittoria di fila.
Nel 3-5-2 di Conte non ci sono Sensi, Asamoah e Lautaro Martinez, spazio a Vecino, esordio a sinistra per Biraghi e chance per Politano accanto a Lukaku. Anche negli undici di Inzaghi largo turnover: fuori Immobile, Leiva, Lulic e Radu (infortunato), dentro Caicedo, Parolo, Jony e Bastos. L’Inter prova a palleggiare e a stanare la Lazio, che aspetta e riparte. Su un contropiede al 17′ è bravo Handanovic a salvare in uscita a terra su Caicedo che chiede il rigore, l’intervento è rischioso ma pulito. Alla prima occasione passa l’Inter: da esterno a esterno, la palla viaggia da Biraghi a D’Ambrosio che sovrasta Jony, disattento in marcatura, e batte di testa Strakosha al 23′. La partita si accende: Handanovic si distende per deviare il bellissimo tiro a giro di Correa, dall’altra parte Lukaku parte da solo e scarica un bolide che finisce fuori per centimetri. Il duello Handanovic-Correa si ripete: prima il “Tucu” sbaglia clamorosamente il colpo sotto a tu per tu col portiere, poi il numero 1 nerazzurro stoppa con il guantone la rasoiata dell’argentino. Handanovic è il protagonista assoluto del primo tempo, un’altra parata su Bastos mantiene vivo l’1-0. Correa continua a litigare con il gol, al 50′ schiaccia di testa fuori. Al 53′ ecco Immobile, dentro al posto di Caicedo. Sei minuti più tardi Strakosha imita Handanovic parando prima il destro di Barella, poi respingendo di piede il tentativo di Politano, quasi come un difensore. La partita è viva, sul ribaltamento di fronte il tiro di Luis Alberto è deviato in angolo, al 69′ invece è Sensi (entrato per Vecino) a calciare alto. Le energie della Lazio man mano calano favorendo il controllo del match da parte dell’Inter. Prima del triplice fischio e della quinta vittoria su cinque partite di Conte c’è spazio solo per il destro di Lautaro Martinez a filo rete.
Ancelotti sceglie l’attacco rapido con Mertens e Lozano, mentre Callejon e Insigne partono sulle fasce nel 4-4-2. Nel Cagliari c’è l’ex Rog a centrocampo, in avanti coppia Simeone-Joao Pedro. Fatica il Napoli a creare occasioni, il Cagliari tiene bene il campo e serra gli spazi. Al 14′ il tiro di Lozano è deviato all’ultimo. Per vedere di nuovo gli azzurri pericolosi bisogna aspettare il 42′: Mertens ispira, Insigne taglia in area e calcia, Olsen fa muro col corpo. E’ l’ultima fiammata di un primo tempo giocato non bene dal Napol anche per merito degli uomini di Maran. Le due squadre provano a vincere la partita con la testa, il colpo più usato nei primi minuti della ripresa, ma né Ionita, né Manolas, né Di Lorenzo fanno centro. Neanche Koulibaly, entrato per Maksimovic, riesce a sfondare, provvidenziale Olsen. Per il Napoli ci si mette anche la sfortuna: due pali colpiti da Mertens nel giro di tre minuti (62′ e 65′). L’ingresso in campo di Llorente (fuori Lozano) cambia il gioco di Ancelotti, ora arrivano più palloni alti in area. Su uno di questi all’86’ proprio Llorente sfiora il gol. Occasione mancata e beffa finale: Nandez pesca in area Castro che tutto solo infila l’1-0 di testa. San Paolo gelato.