MILANO – “La sfida con la Juventus sarà difficilissima. I bianconeri dominano da anni, sono molto forti e hanno una rosa ampia e di qualità. Però ci proveremo”. Diego Godin, difensore uruguayano dell’, racconta ai microfoni di ‘Marca’ le prime sensazioni vissute in Italia dopo una vita nell’Atletico Madrid: “La Serie A mi pare sia un campionato più fisico che tattico, tante squadre pensano a giocare e segnano molto. Sensi? Mi sta stupendo, non lo conoscevo. È molto bravo con entrambi i piedi e sa usare molto bene anche il proprio corpo pur essendo piccolo di statura“. E su : “È molto simile a Simeone, entrambi hanno molta personalità“.
“Mi sento importante, ma non un leader”
“Se mi sento già un leader come nell’Atletico Madrid? No, solo uno che ha intrapreso una nuova esperienza. Certo, mi sento importante e tutti conoscono il mio percorso, ma non c’è bisogno di essere capitani per parlare alla squadra“, prosegue il 33enne difensore uruguaiano. “Milano? No, non ho ancora avuto tempo per visitarla, tra viaggi e allenamenti ad Appiano Gentile. Avere un connazionale come Vecino, più Borja Valero ha reso tutto più facile e sono felice“. Nella difesa a tre di Antonio Conte, dove ha debuttato contro l’Udinese, si trova a proprio agio: “Durante l’estate abbiamo lavorato molto su questo sistema. Conte mi chiede di tenere il pallone e di impostare il gioco, è un compito diverso rispetto a quello che facevo a Madrid, ma penso di avere l’intelligenza per svolgerlo. Il paragone con l’Atletico del 2014? L’ho fatto perché ci sono dei punti in comune: lo spogliatoio è molto unito”.