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CR7 apre al ritiro: “Amo ancora il calcio, ma tra uno o due anni chissà…”

Tutte le storie, anche quelle più belle, prima o poi hanno una fine. E vale lo stesso anche per le carriere dei calciatori. Non importa quanto si sia stati grandi, arriva comunque un momento in cui bisogna appendere gli scarpini al chiodo. E per quanto possa sembrare impossibile, anche per Cristiano Ronaldo sarà così. Il portoghese, come hanno dimostrato i test fisici effettuati dalla Juventus a inizio stagione, ha il corpo di un ventenne, ma la carta d’identità è comunque implacabile. E quindi, come spiega lui stesso in un’intervista a SportBible, il pensiero del ritiro non è poi così lontano.

RITIRO – “Amo ancora il calcio. Amo far divertire i tifosi e le persone che amano Cristiano Ronaldo. Non importa l’età, è una questione di mentalità”. Fin qui, il solito CR7. Un trentacinquenne con la voglia di un ragazzino. Ma poi… “Negli ultimi cinque anni ho cominciato a pensare a me stesso e ad apprezzare il pensiero di una vita fuori dal calcio, quindi chissà cosa può succedere nel giro di un anno o due”. Non esattamente la frase che i tifosi della Juventus (ma non solo) sognavano di ascoltare. Ma persino il fenomeno portoghese, che sta attualmente presentando il suo nuovo profumo, Play It Cool, si rende conto che gli allenamenti, i sacrifici e il lavoro costante non possono fermare lo scorrere del tempo.

AFFARI – Però Cristiano è sempre Cristiano e anche nel momento in cui lascerà lo sport che lo ha reso un’icona mondiale non resterà mica con le mani in mano… L’obiettivo è già prefissato. Diventare…il CR7 degli affari. Il portoghese è già a buon punto, vista la serie quasi infinita di prodotti con il suo brand. Ma, come sempre, non lascia nulla al caso. “Devi avere fiducia in te stesso. Nel calcio ho più controllo delle cose, so quello che devo fare. Negli affari è più complicato, dipendi anche da altre persone. Ma ho un’ottima squadra, sarà una bella sfida”. E le sfide, si sa, CR7 le vince… “Nel calcio mi ci sono voluti anni di lavoro e di passione per raggiungere quello che ho ottenuto. Fuori, beh, non sono ancora a quel punto. Ma sono un tipo competitivo e non voglio essere il numero due o tre. Voglio sempre essere il numero uno. E ci riuscirò, al 100%”. Quasi impossibile non credergli…


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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