Secondo impegno in Europa League per la Roma di Fonseca. Domani sera alle 18.55 a Graz i giallorossi affronteranno il Wolfsberger di Struber per giocarsi la vetta del raggruppamento. L’intento è dare seguito alla vittoria esterna con il Lecce per aumentare il morale e infilare un altro filotto di risultati utili consecutivi prima della pausa delle Nazionali, che arriverà dopo il match casalingo in campionato con il Cagliari. Il tecnico lusitano, accompagnato da Federico Fazio, si è espresso così in conferenza stampa:
Buonasera mister, che tipo di partita si aspetta contro un avversario che sicuramente ha sorpreso dopo la partita in Germania?
“Ovviamente ci aspettiamo una partita difficile, contro un avversario che ha vinto 4 a 0 all’esordio contro il Borussia Mönchengladbach. Una squadra evidentemente di qualità. Ho avuto modo di vedere la partita, è stato un risultato che effettivamente riflette e dimostra il valore di questa squadra. Una squadra molto aggressiva in fase difensiva e molto forte e temibile in contropiede”.
Kolarov e Dzeko non hanno mai riposato. C’è la possibilità che partano dalla panchina? E’ arrivato il momento di Kalinic in attacco?
“Non vi rivelerò se giocheranno o meno, domani lo vedremo. E’ una possibilità. Può succedere, come sapete Kolarov e Dzeko hanno giocato tutte le partite, anche loro hanno bisogno di tirare il fiato”.
Le assenze di Pellegrini e Mkhitaryan la costringeranno a scelte obbligate in attacco, quasi obbligate eccezion fatta per il ruolo del centravanti. Se domani la Roma riuscisse a vincere, ipotecherebbe la vittoria del girone?
“Come ho sempre detto e ribadito, quello che conta per noi è la prossima partita. Scenderemo in campo con l’ambizione di vincere. Senza guardare troppo avanti. E’ importante vincere domani, senza fare troppi conti. Per quanto riguarda le assenze di Pellegrini e Mkhitaryan, loro non sono qui con noi. Ci sono altri calciatori che godono della mia piena e totale fiducia e sono convinto che faremo una buona partita”.
A Lecce era sembrato da subito che Pellegrini avesse un infortunio di un certo tipo. Mentre su Mkhitaryan mi era sembrato più ottimista e invece ora lo ha perso per tre settimane. Mkhitaryan aveva un problema che si portava dietro da tempo o non c’entra nulla?
“Mkhitaryan già lamentava un fastidio all’adduttore. Chiaramente con questo alto numero di partite ravvicinate era chiaro che in qualche modo potesse avere qualche fastidio. A scopo preventivo lo avevamo tenuto fuori contro l’Atalanta, affinché potesse recuperare totalmente, cosa che aveva fatto. Poi stava bene. Con il Lecce ha avuto un problema che può succedere, un normale risentimento”.
Al di là del fatto che decida di farlo giocare o meno: quali sono le condizioni di Kalinic? A che punto è secondo lei e se è arrivato al punto di farlo giocare dopo un mese di allenamenti con la squadra. E anche le condizioni di Zappacosta, che è stato convocato dopo più di un mese.
“Mi volete costringere a rivelare la formazione insomma (ride n.d.r.)!. Allora farò una concessione, visto che ho già detto chiaramente che Kolarov e Dzeko hanno bisogno di tirare il fiato. E’ evidente che domani giocherà Kalinic, inizierà lui la partita. Da un punto di vista fisico sta meglio. Zappacosta si è allenato con noi gli ultimi 2-3 giorni, sta migliorando ma ancora non può sostenere una partita intera”.
Vedendo questa squadra giocare in Germania, mi è sembrata una squadra che fisicamente da molto. Mi è sembrata un po’ l’Atalanta, che avete affrontato da poco. E’ probabile quindi che domani sarà un’altra prova molto fisica e dura da questo punto di vista? Il tipo di gioco che ha pensato per domani risentirà di questo aspetto? Prevede un altro tipo di battaglia come quella con l’Atalanta?
“E’ curiosa questa domanda, perché nei giorni scorsi qualche giocatore mi ha chiesto se giocassimo contro l’Atalanta d’Austria. E’ una squadra fisica, aggressiva nei duelli. Diversamente però non gioca uomo contro uomo a tutto campo, abbiamo preparato la partita tenendo conto di questi aspetti. E’ una squadra presente nei duelli fisici”.
Avete visto dal vivo gli avversari?
“No, dal vivo no. Oggigiorno esistono tanti strumenti per osservare le partite senza essere presenti, salvo casi eccezionali”.
Smalling è rientrato dopo un infortunio e ha giocato due partite. In che percentuale è in questo momento? Che Smalling abbiamo visto? Inoltre vista la specificità del ruolo: vuole creare una coppia fissa in difesa per creare empatia o li alternerà avendo quattro soluzioni molto buone?
“La questione dei difensori centrali è simile a quella dei mediani. Mi concentro però esclusivamente partita per partita, non mi concentro su coppie fisse. Penso solo a chi è al meglio per affrontare quella partita specifica. Smalling ha giocato le prime due, non scendeva in campo da un po’ di tempo. Si è già mostrato a un buon livello, ma può ancora migliorare. Mi riferisco in particolare a questioni di posizionamento e allineamento della linea difensiva, perfezionate le quali gli permetteranno di sentirsi più a suo agio con i compagni”.
Vi ha aiutato la prestazione del Wolfsberger contro il Mönchengladbach per non sottovalutarli?
“Noi abbiamo visto diverse partite come facciamo di solito in questi casi. Abbiamo preparato la nostra strategia in funzione di quello che abbiamo visto per superare questo avversario. Sono rimasto sorpreso positivamente dal valore di questa squadra. In fase di sorteggio forse qualche osservatore ha sottovalutato il Wolfsberger, ma ha dimostrato di essere una squadra forte con la vittoria anche sorprendente nella misura contro il Borussa Mönchengladbach”.