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Moratti: “Conte e Marotta grandi colpi. Il mio primo Inter-Juve? Quel 6-1…”

Manca ormai solo un giorno ad  una delle partite più attese della stagione: domani sera, in quel del Meazza, Inter Juventus si sfideranno in un derby d’Italia dal sapore d’alta classifica. Impossibile non legare questa sfida ai tanti personaggi che, nel passato, hanno fatto la storia dei due club. Intervenuto ai microfoni di Dribbling, storico programma della Rai, l’ex presidente nerazzurro Massimo Moratti ha detto la sua sulla partita.

Queste le sue parole: “Ora non c’entriamo più niente, ma la mia famiglia è talmente intrisa di Inter che ci sentiamo parte di questa grande famiglia. Domani sarò senza dubbio allo stadio. Quando hanno scelto di chiamarlo derby d’Itala nome erano gli anni Cinquanta, è stato soprannominato così perché fra queste due squadre c’è sempre stata una rivalità fortissima. Il primo che ricordo era in quel periodo, vincemmo 6-1 ed ho ancora in mente tutti i gol uno ad uno”.

Spazio ad un commento sui rapporti con la famiglia Agnelli: “Fra mio padre e l’Avvocato c’era una buona relazione. Ho un ricordo particolare, papà stava comprando un giocatore ma ebbe problemi al cuore ed era a letto, chiamò Gianni che lo voleva e date le sue condizioni di salute lo lasciò. Oggi la situazione è diversa, perché all’Inter c’è sì una famiglia ma che deve costruirsi una storia, mentre alla Juve c’è Andrea che tratta la società come un’azienda. La rivalità non è più sana come un tempo, in questo gli strascichi di Calciopoli hanno fatto tanto”.

Moratti parla anche di Jose Mourinho: “Il rapporto è rimasto molto bello, allora si puntava a far bene. Da quando è andato via è rimasto tanto affetto”.

Sull’arrivo di MarottaConte all’Inter: “La Juventus ha deciso di liberare sia Antonio che Beppe. I nerazzurri ci hanno sicuramente guadagnato portando a casa entrambi, il tecnico ha tanta voglia di vincere e dimostrare il suo valore e questo è un bene. È uno che non molla”.

Spazio ad un commento sul caso Icardi: “Credo che sia stato gestito male da entrambe le parti, bisognava agire diversamente. Questo indipendentemente dal fatto che ci fosse o meno la volontà di cederlo”.

Sulla scelta di Maurizio Sarri da parte della Juventus: “Penso che, con molta delicatezza, stia facendo un buon lavoro, portando avanti quelle che sono le proprie idee. Questa scelta ha meravigliato, ma l’idea di vedere i bianconeri con un gioco diverso stuzzica. Devo dire che la mossa di prendere Cristiano Ronaldo mi ha stupito, è stato un passo  avanti incredibile”.

Chiusura sul tema razzismo: “Infantino ha sottolineato che siamo in ritardo su questo punto di vista, va insegnato a partire dalla scuola. Bisogna educare alla normalità e  non a cercare qualcosa che ti faccia sentire continuamente migliore”.

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Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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