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Marchisio: “Pogba? Capii che era forte dopo 15 minuti. Felice che Ramsey vesta la 8”

L’addio al calcio di Claudio Marchisio non è stata una notizia solo italiana. In giro per l’Europa, molti hanno tributato i giusti elogi all’ex centrocampista della Juventus e della nazionale. E in Inghilterra, dove il Principino è sempre stato parecchio apprezzato, il Daily Mail ha deciso di intervistarlo. L’ex azzurro ha parlato della possibilità, mai realizzata, di giocare in Premier, ma non solo…

INGHILTERRA – I suoi idoli d’infanzia, del resto, sono inglesi. E l’esperienza oltremanica ha sempre affascinato Marchisio. Ma alla fine… “Da bambino due dei miei calciatori preferiti, Gerrard e Lampard, giocavano in Inghilterra, quindi seguivo il campionato. Il ritmo e la fisicità delle partite mi hanno sempre affascinato, così come il concetto che per i tifosi la cosa più importante è la maglia sudata, il segno che hai combattuto in campo. Diciamo che l’idea di un’esperienza in Inghilterra mi ha stuzzicato, ma la mia priorità da calciatore è sempre stata quella di passare tutta la mia carriera alla Juventus”. Missione compiuta, se si esclude l’ultimo anno in Russia con la maglia dello Zenit. E dire che c’erano stati approcci… “C’è stato interesse per me da parte del Chelsea e dello United, ma la Juventus era la mia priorità”.

EREDE – A proposito di Inghilterra, proprio dalla Premier è arrivato…il nuovo numero 8 della Juventus, Aaron Ramsey. Un calciatore che a Marchisio sembra piacere molto. “La mia maglia è in ottime mani, Ramsey è un giocatore fantastico. E il numero 8 è così bello che non poteva non finire sulle spalle di qualcuno. Le mie preferenze al riguardo erano due, o che la prendesse Ramsey o che andasse a un ragazzo delle giovanili che saliva in prima squadra”. Alla fine è toccata al gallese, che di certo ha un’eredità pesante dopo la carriera vincente del Principino.

POGBA – E sempre in Premier c’è un ex compagno che ha significato molto per Marchisio e per la Juventus. Pogba. Un vero e proprio predestinato. “Vi racconto un aneddoto su Paul. Era giovanissimo, era uno dei suoi primi allenamenti con noi. Io e Pirlo ci abbiamo messo solo un quarto d’ora per capire quanto fosse forte. E sapevamo che avrebbe presto rubato il posto a qualcuno in squadra. Per fortuna l’allenatore ha trovato il modo di farci giocare assieme, in un centrocampo bellissimo con anche Vidal!”. A proposito di allenatori, magari il futuro a Marchisio riserva una panchina… “Non ho ancora deciso quello che farò, ma non escludo nulla”.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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