TORINO – Oltre al risultato e ai punti nel girone, la partita di ieri sera tra la Juventus e la Lokomotiv Mosca lascia in dote alcune indicazioni tecniche. Le quali restano, peraltro, alla faccia di chi marcava e rimarcava la (ormai presunta) tendenza di Maurizio Sarri a insistere, e insistere, e insistere su un ristretto numero di giocatori. E idee. In realtà, appunto, anche ieri il tecnico toscano non ha mancato di apporre qualche ritocco anche importante alla formazione titolare: oltre al classico giochetto dei ballottaggi tra Dybala e Higuain (che però hanno anche giocato insieme e fatto svoltare la partita), ecco la mossa Bentancur in trequarti al posto di Bernardeschi. Oltre al rientro nell’unfici iniziale di Matuidi (che aveva riposato contro il Bologna cedendo il posto al connazionale Rabiot). […]
Lo stesso Ronaldo potrebbe rifiatare, reduce com’è da sette partite negli ultimi 24 giorni tra Juventus e Portogallo. Lui che finora in bianconero ha saltato solo il match contro il Brescia, il 24 settembre. In odore di riposo nel giro delle prossime partite sono anche Leonardo Bonucci e Miralem Pjanic: stakanovisti bianconeri con 11 presenze. Anche se si tratta di due pilastri di cui non ci si priva a cuor leggero (men che meno in contemporanea). Ancora ieri il regista, nel prepartita, è stato oggetto di sentiti complimenti da parte del vicepresidente Pavel Nedved: «Pjanic è cresciuto molto, ha sempre fatto partite ad alto livello, ma ora ha raggiunto la maturità giusta, si sente responsabile e importante, prova giocate difficili che gli riescono, è il suo momento». Inutile dire che poi qualcosa si sia inceppato – a fasi – contro la Lokomotiv, ma trattasi forse di spia del fatto che qualcuno debba rifiatare. Demiral (una partita) e Rugani (nessuna), insomma, si candidano per almeno un posto in difesa: Sarri ha sottolineato di voler puntare sulla continuità, ma non dimentichiamo che oltre allo stakanovista Bonucci c’è un De Ligt che non molla nulla da 8 partite di fila.