in

Inter-Borussia Dortmund, le chiavi tattiche del match di Champions League

Il Dortmund gioca sempre allo stesso modo

Al di là degli uomini che ci saranno in campo, comunque, i principi del Borussia rimangono quelli a cui siamo abituati, e cioè una verticalità estrema, una refrettarietà ostinata a controllare le partite. 

In fase di impostazione la squadra di Favre sfrutta il centro con il blocco formato dai due centrali e i due mediani, tutti a loro agio con la palla tra i piedi; in fase di consolidamento si dirige verso i terzini, che attaccano l’ampiezza sui corridoi esterni e cercano di aumentare il ritmo delle giocate; in fase di rifinitura, invece, il Borussia porta le due ali nei mezzi spazi, coprendo il campo in ampiezza sempre con quattro o cinque uomini (raramente con il contributo di Witsel, più spesso con quello del terzino sul lato di costruzione) a coprire tutti i corridoi verticali del campo.

Il Borussia, insomma, non ha un sistema di gioco particolarmente codificato o originale, puntando più che altro sulla sincronia e sulla velocità di esecuzione delle giocate da parte dei suoi uomini migliori. 

Il processore della squadra è rappresentato da Witsel e Delaney, il doble pivote. Sono gli unici due veramente intoccabili assieme a Hummels, e compiono un lavoro di gestione degli spazi e di prevenzione dei pericoli spesso invisibile agli occhi ma di inestimabile valore. Witsel in particolare è abbagliante per la capacità di vincere contrasti, e sarà divertente vederlo agire nella zona di Barella, altro specialista della categoria.

È naturale che il potenziale offensivo del Borussia faccia spavento (un anno fa, di questi tempi, la squadra di Favre viaggiava a una media di 3,2 gol a partita, mentre quest’anno “solo” di 2,2 gol a partita), ma di sicuro l’Inter avrà le sue possibilità. Il Borussia è vulnerabile sui calci piazzati, dove gioca una difesa a zona abbastanza statica, ed è vulnerabile alle spalle dei terzini, proprio perché sono chiamati a spingersi molto in alto, e spesso fanno fatica a tornare in tempo. 

In quella zona, tra l’altro, le mezzali dell’Inter sono abituate a muoversi. In particolare Vecino (più di Gagliardini), e questo forse è uno dei motivi per cui l’uruguagio sembra candidato a partire titolare stasera. Per il resto Conte dovrebbe confermare la formazione titolare, con Asamoah e Candreva sulle fasce.


Fonte: http://sport.sky.it/rss/sport_calcio_champions-league.xml

Calendario Lazio in Europa League: le partite del girone

Juventus-Lokomotiv Mosca, Sarri: “Orgoglioso di allenare Ronaldo”