La Roma contro l’Udinese cerca continuità. Dopo il successo contro il Milan i giallorossi vogliono altri tre punti per continuare la corsa al quarto posto. Conclusa la rifinitura sui campi di Trigoria, mister Fonseca presenta nella consueta conferenza stampa di vigilia la sfida contro i bianconeri di Tudor.
FONSECA IN CONFERENZA STAMPA
Under è tornato ad allenarsi insieme al gruppo. Come sta? È pronto per domani?
Sì, è pronto. Negli ultimi giorni si è allenato con la squadra, è pronto.
L’Udinese è reduce dai 7 gol subiti con l’Atalanta. Che squadra pensate di incontrare?
Non ho visto quella partita perché è una partita diversa. So che l’Udinese è una squadra forte. Prima di questa partita era la miglior difesa del campionato, aveva preso solo 6 gol. È una squadra fisicamente forte, che difende bene e compatta. In contropiede è fortissima, ha giocatori veloci e forti fisicamente. Mi aspetto una partita molto difficile.
Come nasce l’intuizione Mancini? Come nasce l’idea di affidarsi a lui?
Ho pensato che in questa situazione di emergenza avremmo dovuto avere un giocatore aggressivo in quella posizione, ma anche forte e con un buon passo. Mancini è forte nella costruzione del gioco, e ho pensato che fosse la migliore soluzione in questo momento.
Cosa sta mancando a Florenzi per tornare al suo massimo livello?
Florenzi è il nostro capitano, è un bravissimo giocatore che si allena sempre forte. In queste partite contro il Milan e il Borussia ho pensato ad altre soluzioni per la squadra, solo questo. Non ha giocato adesso ma giocherà sicuramente in futuro. Non è un problema, è solo un’opzione.
Kolarov può riposare?
No! (ride, ndc)
Un aggiornamento sulle condizioni di Mkhitaryan?
Sta migliorando. È un processo un po’ lento, sta migliorando ma dobbiamo aspettare qualche giorno in più per recuperarlo. Penso che il suo rientro non sia lontano.
Cosa aggiunge il ritorno di Under in squadra per quanto riguarda le varie scelte che ha sugli esterni di attacco? Che soluzioni in più ha?
Under è pronto, ma non è pronto per giocare dall’inizio. La sua condizione fisica non è al meglio. Under può giocare in diverse posizioni: esterno, più interno. È un giocatore importante, veloce, che può essere importante in molti momenti della partita. Devo comunque dire che non è pronto per giocare 90′, com’è normale che sia.
Perotti e Pastore: vista l’ermegenza, è il caso di continuare a insistere su di loro o possono riposare?
Qui nessuno può riposare! (ride, ndc) Non sto pensando a fare molti cambiamenti. La squadra ha fatto una buona partita sia col Borussia che col Milan, non sto pensando a cambiare molto.
Nelle ultime partite la Roma ha fatto due gol da calcio d’angolo ed è stata sempre pericolosa sui calci piazzati, anche grazie al buon piede di Veretout. È uno schema o solo casualità?
Non è una casualità. Abbiamo giocatori forti di testa: Mancini, Fazio, Smalling, Dzeko sono i giocatori più forti in questo momento. È un momento importante delle partite che dobbiamo valorizzare. Dobbiamo continuare così, abbiamo giocatori fortissimi sulle palle da fermo.
Che tipo di lavoro ha dovuto fare sulla testa dei calciatori? Ha trovato una squadra demotivata?
Noi dobbiamo essere una squadra ambiziosa, e non ho visto ambizione nella partita contro la Sampdoria. Ho parlato con tutti di questo: è importante cambiare mentalità, è importante giocare sempre per vincere. Chi gioca in questo club non deve pensarla in altro modo. Loro hanno capito che è necessario lottare, correre, avere l’ambizione di vincere sempre. Questa è la cosa più importante per me.
Nella squadra si è ricreata una buona atmosfera. Qual è il pericolo più grande in questo momento? Al di là del problema infortuni, cosa c’è da scongiurare?
Non solo in questo momento, ma sempre: bisogna pensare che è importante vincere sempre. In questo momento il passato è passato, dobbiamo pensare alla prossima partita con l’Udinese. È vero, io sento che la squadra sta bene insieme, ma non abbiamo vinto niente. È pericoloso se pensiamo che vincere con il Milan sia normale. Bisogna sempre avere ambizione, non pensando che abbiamo fatto tutto perché non è vero.
È questa la Serie A che si aspettava?
Il campionato italiano è difficile per tutti. Tutte le squadre hanno qualità: le ultime della classifica possono vincere con le prime, è sempre molto difficile vincere partite qui. Dobbiamo giocare sempre al meglio. Ogni partita è sempre una storia a sé, dobbiamo lavorare molto sulle strategie perché giochiamo sempre contro diversi moduli e sistemi. È molto difficile vincere partite qui.
Ha paura di dover affrontare una squadra molto chiusa? Cosa si può fare per aprire la partita?
Mi aspetto una partita totalmente diversa rispetto a quella col Milan. Mi aspetto una squadra compatta e molto corta, molto aggressiva. È difficile giocare quando non ci sono spazi. Penso che la partita con l’Udinese sarà difficile. Cosa possiamo fare? Lottare e correre. Abbiamo delle strategie che abbiamo preparato per poter essere efficaci.