Tra il Barcellona e l’Olanda, calcisticamente parlando, c’è un rapporto davvero stretto. Tutto merito di un calciatore fuori dal comune, che è arrivato in Catalogna e ha cambiato il modo di pensare e di fare calcio dalle parti del Camp Nou. Sono passati molti anni da quando Johan Cruijff ha rivoluzionato il mondo blaugrana, eppure l’amore tra catalani e tulipani non accenna a terminare. E tra campo e società, l’arancione la fa abbastanza da padrone. Non per niente il nuovo responsabile della cantera, un posto di enorme responsabilità a Barcellona, è Patrick Kluivert. Un grande ex, che ha prima rappresentato il Barça in campo e che ora lo fa da dietro una scrivania.
DE JONG – L’ex attaccante di Ajax e Milan parla a Mundo Deportivo e dice la sua su alcuni connazionali. In primis su Frenkie de Jong, che in estate ha fatto un percorso comune a molti olandesi: dall’Ajax al Barça. Il centrocampista, dopo un inizio non semplicissimo, sta facendo bene e Kluivert lo sottolinea: “In primo luogo posso dire che è molto felice. E poi quando lo vedo giocare sembra che sia qui da anni. Ma sapevo già che era un calciatore di grandissima qualità e lo sta dimostrando, sia con la nazionale olandese che con il Barça. È contento e si vede da come gioca, sono felice di vederlo così”.
DE LIGT – Un altro olandese che poteva far compagnia a De Jong è De Ligt. Il difensore è stato a lungo un obiettivo dei blaugrana, ma alla fine ha preferito accasarsi alla Juventus. Il tutto nonostante i tentativi di Kluivert di portare anche lui al Camp Nou. “Non direi che ho cercato di convincerlo, ma gli ho solamente detto cose molto buone sia di Barcellona come città che del club. Però alla fine sono i calciatori e i loro procuratori che scelgono”. Una scelta che però secondo l’ex attaccante è fonte di rimpianto per il difensore… “Ovviamente De Ligt è un gran difensore, ma alla fine ha deciso così. E credo che si sia un po’ pentito, ma è andata così. Nella vita si fanno scelte, a volte sono giuste a volte sono sbagliate. E devi imparare dalle tue decisioni”. La storia della volpe e l’uva?