Undicesimo risultato utile consecutivo dal retrogusto amarissimo. Il Cagliari getta al vento partita e quarto posto in solitaria dopo una doppia espulsione maturata in meno di tre minuti. Un episodio che ha cambiato totalmente inerzia e destini di una sfida che sembrava in ghiaccio. Invece i sardi si ritrovano con due punti in meno in classifica e molti rimpianti in più anche considerando le conseguenze del gesto di Olsen.
SQUADRA – Atteggiamento e personalità da grande squadra sino al far west finale. Maran analizza così la sfida ai microfoni di Sky Sport: “C’è tanta rabbia eravamo avanti 2-0 in un minuto abbiamo complicato tutto. Ci deve servire da lezione, non possiamo commettere certi errori. Peccato perché avevamo la partita in pugno. Siamo rimasti prima in 10 e poi in nove nella stessa azione e abbiamo rischiato di tornare a casa senza nulla. Per come stava andando la partita, era comunque da portare a casa”. Il Cagliari ha comunque spirito di squadra: “Dopo il gol di Radja tutti sono corsi ad abbracciarlo. Si tratta del nostro uomo squadra. Un talento naturale che sta crescendo di condizione. Peccato perché il suo gol poteva darci tre punti contro un buon Lecce che è una squadra difficile da incontrare. Non siamo calati o abbiamo cambiato atteggiamento. Un episodio ci ha lasciato in nove nel giro di trenta secondi ed è cambiata l’inerzia della gara”.
RISSA – Le espulsioni di Olsen e Cacciatore hanno ovviamente condizionato il match. Due espulsioni diverse: “Inutile discutere di queste espulsioni, si tratta di cose che non dobbiamo commettere. Ne parleremo a mente fredda. Si tratta di un ragazzo serio avrà subito una provocazione ma non dovrebbe succedere. Mi sembra che entrambi si affrontino. Sono scontri che accadono spesso. Si tratta di gesti più che di manata. Per entrambi la sanzione deve essere la stessa. Non è comunque giusto che venga messa alla gogna in tv”.