TORINO – Finire nella urna delle teste di serie non garantisce un sorteggio soft agli ottavi: quando si entra tra le migliori sedici d’Europa raramente si incrociano avversari morbidi. Chiedere alla stessa , che nell’ultima edizione era giunta prima nella fase a gironi per poi trovarsi di fronte l’Atletico Madrid al momento dell’eliminazione diretta. Chiudere però in testa toglie di mezzo parecchie big e consente di disputare in casa la partita di ritorno, un vantaggio piccolo ma spesso importante. Basti vedere come finì proprio con l’Atletico il 12 marzo. Per questo motivo la Juventus stasera scenderà in campo con l’obiettivo di assicurarsi contro la squadra di Diego Simeone, e dopo aver già raggiunto la qualificazione, anche il primo posto del raggruppamento: servono una vittoria oppure un pareggio per 0-0 o 1-1, visto il 2-2 del Wanda Metropolitano. Arrivare in vetta consentirebbe inoltre di andare a Leverkusen, l’11 dicembre, a cuor leggero, avendo messo a posto tutto quello che c’era da mettere a posto. E di vivere così l’ultima trasferta della fase a gironi se non come un gita, almeno come un test di metà settimana tra due giornate di campionato.
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Juve-Atletico, tre punti essenziali: urna meno insidiosa e gita a Leverkusen
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