A volte un bel risultato non basta per mettere una pezza a una situazione che sembra compromessa. I brutti risultati, il ritiro punitivo e l’ammutinamento in Champions League hanno fatto precipitare i rapporti tra il presidente Aurelio De Laurentiis e i calciatori del Napoli, che si sono visti recapitare le prime multe in questa settimana. La squadra di Carlo Ancelotti ha messo in difficoltà il Liverpool ad Anfield nella penultima giornata di Champions League (1-1) e questo ha fatto tirare un sospiro di sollievo all’ambiente. Ma nonostante questo De Laurentiis usa ancora il pugno duro!
IL COMUNICATO – Presidente e squadra hanno ricominciato a parlarsi, ma le multe restano per il momento. Questa presa di posizione del numero uno del club ha spinto il sindacato mondiale dei calciatori a scendere in campo. Il FIFPro ha diffuso attraverso il suo profilo ufficiale su Twitter un comunicato in cui ha annunciato di voler aiutare i giocatori per evitare “ulteriori abusi e intimidazioni da parte del club di Serie A” dopo le multe imposte “senza validi motivi”. L’ammutinamento dopo la gara col Salisburgo e il rifiuto di tornare in ritiro ha creato ferite profonde: ai giocatori è stata data solo una parte dello stipendio di ottobre, fino al 50% in alcuni casi. Il sindacato mondiale dei calciatori ha criticato la società: “L’intenzione di trattenere gli stipendi dei giocatori è priva di validi motivi ed è contestata collettivamente”.
VITA PRIVATA – Il FIFPro si è schierato apertamente contro De Laurentiis nel comunicato: “Riteniamo che la decisione del Napoli di vietare ai giocatori di tornare a casa e di ricongiungersi alle loro famiglie, a seguito della partita contro il Salisburgo, fosse ingiustificata. Come ogni altro dipendente, anche i calciatori professionisti hanno il diritto di vedere garantita la propria vita privata, soprattutto considerando il calendario di impegni già congestionato che obbliga molti giocatori a stare fuori casa per periodi prolungati”. Il sindacato mondiale ha attaccato la società: “I motivi per cui il Napoli chiede l’applicazione di multe, in seguito al rifiuto dei giocatori di seguire istruzioni irragionevoli, contraddicono le disposizioni nell’accordo di contrattazione collettiva in Italia”.
ABUSI E INTIMIDAZIONI – Secondo il FIFPro ciò che è accaduto a Lorenzo Insigne e compagni è molto grave: “I giocatori del Napoli non possono essere soggetti a decisioni arbitrarie di una società delusa quando il risultato di una partita è stato insoddisfacente”. Con questo comunicato il sindacato ha espresso tutta la sua vicinanza a “Carlo Ancelotti e ai giocatori del Napoli in tempi così difficili” e ha ribadito di essere pronto ad assistere la squadra in sinergia con l’Associazione Italiana Calciatori affinché i giocatori non subiscano “ulteriori abusi e intimidazioni”.