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Altobelli incorona Lautaro: “Meglio di Neymar”

Un’Inter che va, un’Inter che vola. Contro ogni previsione, contro ogni sogno, contro ogni difficoltà. Il primo posto in classifica è realtà. I tifosi, ora, non vogliono svegliarsi, ma vogliono credere che tutto quello che solo qualche mese fa sembrava impossibile ora possa realizzarsi. L’illusione, forse, non è la ricetta migliore per provare a strappare un’impresa, ma andate a dirlo a quei 60 mila che ieri erano sugli spalti di San Siro a incitare la squadra di Antonio Conte contro la SPAL. Lui, Antonio Conte, il condottiero che ha firmato un patto vero con tutto il popolo interista. E loro, i giocatori, che affrontano ogni partita con la fame di chi ha tutte le intenzioni di provarci. Fino alla fine. La fame e la determinazione. La grinta e la poesia. Quella di Lukaku, quella di Lautaro. Autore ieri di una doppietta e sempre più top player dell’Inter. FCInter1908.it ne ha parlato con una leggenda nerazzurra come Alessandro ‘Spillo’ Altobelli, uno che di gol in maglia nerazzurra se ne intende eccome.

Allora Spillo, , il Toro ha segnato un’altra doppietta. Sono in molti, ora, a darle ragione.
Ho fatto il paragone tra lui e Neymar per via del costo: il brasiliano è stato pagato più di 200 milioni di euro (222 nel 2017, ndr) e ho detto che in questo momento Lautaro è più forte. Non penso di aver esagerato. Mi sono beccato tanti insulti. Il suo rendimento è stata una sorpresa anche per me. Si vedevano le sue qualità tecniche, ma non pensavo che da titolare avrebbe dato di più di quello che eravamo abituati a vedere. Questo è un giocatore unico. Non un 9 né un 10, ma sa giocare a calcio come un 10 e segnare come un 9. E’ uno che nel calcio di oggi può fare la differenza.

Si aspettava un’intesa così tra lui e Lukaku?
No, non un’intesa così. Ma soprattutto un tale rendimento già dalle prime partite. Se guardo Lukaku, di solito un attaccante quando va in una squadra nuova, impiega del tempo prima di imparare i movimenti che vuole l’allenatore e la lingua. Invece, devo dire che loro due si sono trovati subito, anche perché le loro caratteristiche si completano. L’uno ha qualità diverse dall’altro e questo li favorisce: Lukaku è una prima punta, Lautaro una seconda punta. Anche se Lukaku, quando ha lo spazio, nessuno riesce a stargli dietro, perché alla distanza ha grande velocità. E’ una coppia perfetta. Per andare d’accordo in campo, bisogna andare d’accordo anche fuori, e abbiamo visto che appena uno segna, subito cerca di far segnare anche l’altro. Questo dà dei benefici a tutta la squadra.

A quale grande coppia del passato li accosterebbe?
Io, come qualità di gioco, ho paragonato Lukaku a Vieri e Lautaro a Ronaldo. Ovvio che non sia Ronaldo, ma ha quelle caratteristiche di gioco. Li ho accostati a quella coppia, sapendo che comunque non sono uguali.

Secondo Marotta, i tifosi possono stare tranquilli sul futuro di Lautaro. Quanto è grande, secondo lei, il rischio che il Barcellona lo porti via da Milano?
Penso di no. E’ vero che c’è una clausola, ma Lautaro è arrivato all’Inter con gli ex amici argentini, ci sono di mezzo Zanetti e Milito. Ha un rapporto speciale con l’Inter. Ho detto che non lo venderei se non a grossissime cifre, anche perché di solito l’Inter, quando rinnova dei contratti, toglie la clausola.

L’Inter è la nuova capolista della Serie A. Primato meritato?
L’Inter ha perso una sola partita in campionato contro la Juve. Quel giorno i nerazzurri non hanno giocato benissimo, mentre la Juve ha disputato la sua miglior partita della stagione. Poi, però, la squadra di Conte ha giocato sempre ottime partite. In questo momento, per quello che i giocatori hanno fatto, l’Inter merita il primo posto.

I tifosi possono ora crederci davvero o meglio restare con i piedi per terra e non illudersi?
Rimaniamo con i piedi per terra, ma nulla è proibito. Sono già passate 14 partite, in cui l’Inter ha dimostrato di non essere seconda a nessuno. Possiamo dirlo: l’Inter c’è, è tornata. La squadra ha le qualità per poter provare a vincere il campionato.

Ieri la Curva Nord ha intonato tanti cori per Antonio Conte, che ha risposto saltando e applaudendo i tifosi nerazzurri. Lei nei mesi scorsi si era mostrato scettico sul rapporto tra l’allenatore e l’ambiente. Si aspettava una sintonia così forte?
In estate i miei dubbi riguardo al rapporto tra Conte e l’ambiente erano legati soprattutto all’eventualità che le cose non andassero bene all’inizio. Ma sulla bravura di Conte non ho mai avuto dubbi. Tra l’altro, non ero io ad avere dubbi su di lui, ma vedevo che comunque qualche tifoso ce l’aveva. E’ un grande professionista, come Ibrahimovic: la maglia che Ibra metteva era tutto, ammazzava per quella maglia. Conte sta piacendo al popolo dell’Inter perché lui pensa solo all’Inter e questo i tifosi glielo riconoscono.

Torniamo a Lukaku. A qualche mese di distanza, possiamo dire che, nonostante qualche critica iniziale, la società ha avuto ragione nel portarlo in nerazzurro al posto di Icardi?
Io dico solo che Conte aveva visto bene che tipo di giocatore voleva. Ha fatto di tutto per prenderlo. C’erano degli ostacoli anche per le cifre alte, ma lui sapeva quello che voleva. E’ riuscito a mettere insieme la coppia d’attacco che voleva.

Si rivede un po’ nell’attaccante belga?
No, perché io amavo partire anche dall’esterno, mettendo dei palloni in mezzo. Abbiamo caratteristiche differenti. Non è nemmeno giusto fare dei paragoni tra il calcio di oggi e quello di 40 anni fa.

Come vede, invece, la situazione in Champions quando manca solo la sfida contro il Barcellona?
Sappiamo che tipo di squadra è il Barça. Non dobbiamo pensare che il Barcellona farà riposare qualcuno, verrà a San Siro per vincere, com’è giusto che sia. L’Inter deve fare la partita dell’anno per battere gli avversari e passare il turno. Io comunque credo che sia difficile per tutti, a livello europeo, giocare contro l’Inter. Con gli 80 mila di San Siro si farà di tutto per vincere e per disputare una grande partita.

Ci dà due nomi assolutamente da prendere a gennaio per poter vincere lo Scudetto?
Bisogna vedere innanzitutto il recupero degli infortunati. A gennaio, di solito i giocatori super non si muovono. Non faccio nomi, ma so che Marotta farà di tutto per accontentare Conte nell’inseguimento degli obiettivi di quest’anno.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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