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Juve, quanti Bentancur

Guida una vera e propria rivoluzione, pur essendo la quintessenza della normalità. Rodrigo Bentancur è una star nei fatti, non con le parole: mai una sola virgola fuori posto dentro e fuori dal campo, professionista sempre esemplare sia con la Juventus che con l’Uruguay, di cui è diventato un leader indiscusso sin da giovanissimo. Sembra fatto con lo stampino bianconero. Appositamente plasmato per diventare un campione, con la maglia di Madama ormai cucita addosso. A chi immaginava che con l’addio di Massimiliano Allegri non avrebbe avuto lunga vita allo Stadium, ha risposto all’interno del rettangolo verde. Allenamento dopo allenamento, . Venendo anche meno alla regola non scritta degli specialisti per ogni ruolo, di matrice sarriana.

Già, perché è stato proprio Sarri ad impiegarlo in differenti posizioni. In tutte quelle del centrocampo. Già, proprio in tutte: regista davanti alla difesa, mezzala destra, mezzala sinistra e persino trequartista. E sono passati poco più di tre mesi dall’inizio della stagione. Dove lo metti sta, Don Rodrigo. Facendo sempre una gran bella figura: quando non gioca Pjanic, si posiziona da vertice basso con risultati brillanti. Quando Khedira o Matuidi rifiatano, la maglia da titolare diventa quasi sempre sua, a discapito di specialisti del ruolo come Rabiot o Emre Can. E persino nei momenti in cui è stato impiegato dietro le due punte il prodotto finale non è cambiato: per informazioni chiedere all’Inter capolista, punita a San Siro da una sua intuizione geniale per il decisivo 2-1 di Gonzalo Higuain. Bentancur brilla dappertutto, ribalta le gerarchie e si prende la scena laddove nessuno, tranne la Juventus, fino a pochi mesi fa osava immaginare che ce l’avrebbe fatta.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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