Il giorno dopo la disfatta è trascorso senza star troppo a sottilizzare sugli errori e le omissioni dell’Olimpico. Il giorno dopo, anche per chi è abituato a vincere, è tutto un guardare avanti con la voglia di dimostrare al mondo che la lezione è stata mandata a memoria. Cristiano Ronaldo – e non è la prima volta che succede in questa stagione – non posta nulla a caldo. Piuttosto aspetta quasi l’ora del pranzo domenicale per scrivere: «Keep strong and together until the end!». Vale a dire: «Teniamo duro e stiamo tutti uniti !».
Highlights della gara d’andata
I like messi da oltre 2,7 milioni di seguaci ronaldeschi su Instagram contano, ma vale anche l’impatto del verbo di CR7 sul resto della squadra, che ieri s’è subito allenata al mattino a poche ore dal rientro a Caselle. Nessun dramma, insomma, ma neanche nessun dorma, perché qualcuno deve svegliarsi e la sconfitta con la Lazio può rivelarsi comunque la più salutare degli ultimi anni. Perché se la Juve non s’è mai sentita così forte come in questa stagione, è da simili stop che solitamente si riparte con ancor maggiore consapevolezza della propria superiorità.
Un altro aspetto è legato all’evidente crescita di condizione del fuoriclasse portoghese, autore di un primo tempo ricco di spunti. La ripresa in calo non ha stupito nessuno: ci sta, considerando che Cristiano non può essere ancora esplosivo come al solito, e poi quella prima mezz’ora ha confortato tutti. Due tiri e altrettanti dribbling hanno colorato la notte dell’Olimpico romano. Mercoledì l’asso che vuole ripigliar tutto tornerà a calpestare il giardino preferito, quella Champions che sfugge alla Juventus da una vita, a lui da Kiev 2018. La caccia ai record riprenderà da Leverkusen, l’obiettivo sarà bissare l’unico gol finora segnato in questa Champions, allo Stadium il 1° ottobre contro il Bayer. Il cannoniere più prolifico dell’attuale Juventus non tralascia nulla, nemmeno le partite insignificanti. Non per lui, perennemente a caccia di nuovi primati da sbriciolare.