NAPOLI – Il Parma si impone 2-1 a Napoli grazie al timbro di Gervinho in pieno recupero, nel giorno del debutto (amaro) di Gennaro Gattuso sulla panchina campana. Dopo un avvio shock, con erroraccio ed infortunio annesso di Koulibaly, che ha spalancato a Kulusevski le porte del vantaggio ducale ad appena 5′ dal fischio d’inizio, gli azzurri crescono nella ripresa, esprimendo un buon calcio e riportando il risultato in parità grazie al preciso colpo di testa di Milik al 64′. Non produce gli effetti sperati il veemente forcing finale, anzi, spalanca le porte ad un micidiale contropiede finalizzato dall’ivoriano ex Roma: il Napoli resta fermo a quota 21 in classifica, a -3 dai rivali odierni, con l’Atalanta che, domani, ha l’opportunità di scappare a +10.
Napoli, avvio shock per Gattuso: Koulibaly ko, 1-0 Parma
È il 4-3-3 la veste scelta da Gattuso alla prima uscita ufficiale sulla panchina del Napoli: Meret in porta, Di Lorenzo e Mario Rui terzini, la coppia Manolas-Koulibaly al centro della difesa, Fabian Ruiz-Allan-Zielinski nel cuore del campo, con Callejon ed Insigne ai lati di Milik. D’Aversa schiera invece il Parma a specchio. L’avvio di Ringhio è da incubo: al 2′, Allan perde ingenuamente palla, Gervinho s’invola a rete, ma sbaglia il suggerimento per Cornelius. Azione quasi fotocopia 120 secondi più tardi: stavolta è Koulibaly a controllare male nella propria trequarti, permettendo così a Kulusevski di scappar via a campo aperto, entrare in area e freddare Meret in uscita, siglando il clamoroso 1-0 ducale. Il difensore senegalese, nel disperato tentativo di rimediare al proprio errore e raggiungere il talento classe 2000 di proprietà dell’Atalanta, inciampa e cade a terra, riportando un della gamba destra, che costringe Gattuso ad operare il primo cambio dopo appena 5′: dentro, al suo posto, Luperto. Anche il neo-entrato ha una defaillance, ma Manolas è provvidenziale ed evita il peggio.
Il Napoli spreca, il Parma sfiora il 2-0. Il Var nega un penalty a Zielinski
Il Napoli prova a rimettere a posto le idee dopo la partenza shock e si riversa nella metà campo del Parma: Gervinho, in copertura, spende un fallo e rimedia il primo cartellino giallo del match (9′), Zielinski sporca i guantoni di Sepe (in prestito proprio dal club di De Laurentiis, ma con obbligo di riscatto a fine stagione in cambio di 5 milioni di euro) all’11’, è quindi Insigne una manciata di secondi più tardi a tentare la giocata personale, con la difesa emiliana che chiude in extremis. Al minuto 17, l’incontro perde per infortunio un secondo protagonista: dopo Koulibaly, per un analogo infortunio muscolare, è costretto al forfait anche Cornelius, sostituito da D’Aversa con Sprocati. Il Napoli cresce e costruisce due macroscopiche occasioni con Zielinski (24′) ed Insigne (33′): in entrambi i casi, però, da ottima posizione, i calciatori azzurri sparano alle stelle. Forte del vantaggio, il Parma gioca coperto, affidandosi al contropiede ed alla velocità dei propri esterni d’attacco e, al 42′, Gervinho va a pochi centimetri dal 2-0: il suo tiro potente, da due passi, si stampa contro il palo dopo la decisiva deviazione di Meret. Ad un passo dal riposo, dopo un’altra importante chance sciupata da Insigne (subissato dai fischi del San Paolo), Hernani sgambetta Zielinski, che frana in area. Per Di Bello è calcio di rigore, poi il Var lo costringe a tornare sui suoi passi: il contatto è avvenuto fuori, con conseguente punizione dal limite battuta non benissimo da “Lorenzo il Magnifico”, e Manolas che tenta la girata, centrale e neutralizzata da Sepe. La prima frazione si chiude quindi sull’1-0 ospite, mentre i fischi del San Paolo fanno da colonna sonora in un clima surreale.
Gattuso manda in campo nella ripresa un Napoli trasformato
Pronti, via e ci prova il Napoli con Insigne che va sul fondo, ma il suo cross in mezzo è facile preda di Sepe. Ancora fischi per lui. Il talento partenopeo è nuovamente protagonista al 48′, quando raccoglie un pallone impazzito e batte l’estremo difensore ducale (tutto inutile per un evidente fuorigioco), ed al 49′, concludendo un’azione tutta di prima con un debole destro centrale. Gattuso sembra aver rivitalizzato i suoi, il pallone circola rapidamente e la fitta rete di passaggi mette per la prima volta in difficoltà la muraglia eretta dal Parma: a sorpresa, arrivano così i primi timidi applausi del San Paolo, cancellati ben presto da un improvviso rallentamento nella manovra azzurra, da un velleitario tentativo dalla distanza di Fabian Ruiz e da un paio di discese ospiti, arginate da Di Lorenzo e Manolas. Il Napoli dà tutto e torna a premere con tutti gli effettivi con alterne fortune: l’occasione più pericolosa porta ancora la firma di Insigne, al 57′, su un calcio di punizione dal vertice sinistro su cui è strepitosa la risposta di Sepe, poi l’azione prosegue, ed il portiere di Torre del Greco è decisivo anche su Milik. Mario Rui rischia la frittata da ultimo uomo al 59′ (col tridente crociato in pressione), si salva in extremis e dà il là ad una nuova sortita dei padroni di casa, conclusa dalla zuccata di Milik che non sorprende l’ex compagno di squadra.
Entra Mertens, pareggia Milik: Napoli-Parma 1-1
Gattuso, finalmente soddisfatto dei suoi, si gioca la carta della disperazione, sbilanciando ulteriormente la squadra con un 4-2-3-1 a trazione anteriore: al 63′, fuori Allan, dentro Mertens, mentre Di Bello ammonisce Gagliolo, fresco di esordio con la Nazionale svedese (nato ad Imperia, da madre scandinava). La scelta apparentemente azzardata del neo-tecnico azzurro è premiata soli sessanta secondi più tardi: sventagliata di “Ciro”, Milik sfrutta l’approssimativa marcatura di Iacoponi e fredda Sepe con un preciso colpo di testa, siglando l’1-1. D’Aversa manda quindi in campo l’altro ex, in prestito e con obbligo di riscatto, Alberto Grassi, che rileva uno stremato Barillà. Il pareggio ottenuto non basta al Napoli, che aumenta ancor di più i giri del proprio motore, trasformando il San Paolo in una bolgia: al 68′, Mario Rui cerca il tiro da posizione defilata, mandando il pallone in curva. Errore a parte, sembra cambiata la storia della partita, con gli schemi totalmente saltati ed il Parma che non riesce più ad uscire dalla propria metà campo. Gervinho prova a smentire tale lettura al 70′ con una percussione in area ed un diagonale mancino su cui si oppone Meret in spaccata, quindi è il team di casa che torna a macinare, senza trovare il varco giusto.
Napoli a testa bassa, Gervinho regala i tre punti al Parma
Al 78′, D’Aversa prova a compattare ancor di più i suoi, passando alla difesa a 5 con l’ingresso di Pezzella per Sprocati, mentre Gattuso risponde con Lozano per Insigne: incalcolabili i decibel raggiunti dai fischi dello stadio alla sua uscita dal rettangolo di gioco. Dopo le ravvicinate ammonizioni rimediate da Mertens e Milik, è l’attaccante polacco (82′) ad andare a pochi centimetri dalla deviazione vincente. Il finale è al cardiopalma, col Napoli che prova ad attaccare con tutti gli effettivi, esponendosi tuttavia a pericolosissime ripartenze: il folletto belga manca, in due occasioni, l’incrocio per pochissimo, ma le autostrade lasciate in balia di Gervinho e Kulusevski, dopo due tentativi falliti, spalancano le porte alla beffa finale. Al 93′, infatti, l’ivoriano duetta col talento svedese di origine macedone, giocando a scacchi con Manolas, tutto solo in area a protezione di Meret: il piattone mancino dell’ivoriano regala a D’Aversa il clamoroso successo esterno ed il +3 sui rivali odierni in classifica.