TORINO – Nonostante il vantaggio-lampo di Rincon dopo appena quattro minuti, il Torino crolla in casa con la Spal: il destro potente di Strefezza al 42′ ed il colpo di testa di Petagna a 9′ dal triplice fischio finale, regalano l’insperato successo a Semplici, che abbandona così l’ultimo posto della classifica di Serie A, occupato ora dal Genoa, salendo a quota 12 punti. I ragazzi di Mazzarri, lasciati in dieci da Bremer al 56′, restano invece fermi a 21.
Torino, gol-lampo di Rincon
Walter Mazzarri, dopo il clamoroso 3-3 con l’Hellas Verona, riprende la propria rincorsa all’Europa schierando il Torino col 3-4-2-1: Verdi e Berenguer dietro Belotti, Lukic vince il ballottaggio con Meité in mediana accanto a Rincon ed Ansaldi-Ola Aina sulle fasce. La Spal ultima in classifica si presenta invece col 3-5-2: Strefezza titolare sull’out mancino, facendo così scalare Igor sul centro-sinistra in difesa, Valoti in cabina di regia e Paloschi-Petagna terminali offensivi. Assolo granata in avvio: dopo una sventagliata dell’argentino ex Inter intercettata da Berisha, la punizione di Verdi è respinta corta da Vicari, con Rincon che spara in porta con un violentissimo destro, portando avanti il Toro dopo appena 4′, gol più veloce dei piemontesi in stagione. Sbloccato il risultato, però, i ragazzi di Mazzarri non affondano, lasciando invece pericolosamente il pallino del gioco in mano alla formazione estense. Al 19′, Strefezza semina il panico sulla corsia mancina, poi lascia partire un tiro preciso e velenoso su cui è strepitosa la risposta di Sirigu. Il giovane italo-brasiliano, lo scorso anno in prestito alla Cremonese, è protagonista anche tre soli giri di lancetta più tardi: il suo cross pesca libero in area Paloschi che incrocia di testa, col pallone fuori non di molto.
Il Toro spreca, la Spal fa 1-1 con Strefezza
Nel momento migliore della Spal, torna a pungere il Torino, che non riesce però a bucare Berisha in nessuna delle tre super-occasioni prodotte: al 29′ Berenguer sguscia via in dribbling, tentando il tiro dalla distanza, col portiere albanese che si allunga e devia in angolo. L’estremo difensore ex Lazio ed in prestito dall’Atalanta è poi strepitoso su Belotti al 32′, dopo il pregevole dai e vai del Gallo con Rincon. Quindi, due minuti dopo, si oppone alla ravvicinata deviazione sotto porta di Bremer, al termine di un batti e ribatti in area nato da una conclusione di Nkoulou. La Spal, chiusa nella propria metà campo, esce dal guscio e colpisce a 3′ dal riposo: sul cross di Cionek, Petagna, contrastato, sfiora il pallone, che giunge sui piedi dell’indemoniato Strefezza che, senza pensarci troppo, calcia in diagonale di prima intenzione, fulminando Sirigu. Al primo di recupero, poi, è ancora l’italo-brasiliano ad ispirare, Valoti ricama di tacco per l’accorrente Petagna che calcia da fuori: tiro centrale, l’ex portiere di Palermo e Psg blocca a terra. Il primo tempo volge al termine sull’1-1, lasciando in dote a Mazzarri (ammonito) la non invidiabile situazione di un pareggio interno con il fanalino di coda di A, tre cartellini gialli ed una sostituzione, spesa per l’infortunio occorso ad Ansaldi (con Laxalt mandato in campo al suo posto).
Berenguer e Valoti furiosi dopo il cambio
La ripresa è battezzata dal violentissimo scontro Kurtic-Nkoulou, con lo sloveno che sembra avere la peggio, prima di stringere i denti e costringere Murgia a rimettersi la pettorina. Ripreso il gioco, il Torino sfiora il vantaggio sulla combinazione Belotti-Berenguer, che tenta una deviazione a rete nei pressi dell’area piccola, su cui Berisha fa ancora una volta bella figura (52′). Poi, pochi istanti dopo una chance colossale vanificata da Paloschi, che sbaglia il passaggio al centro con la difesa granata presa in contropiede, Bremer lascia ingenuamente i suoi uno in meno (55′), frutto di una trattenuta ai danni di Petagna. Tre minuti più tardi, la Spal regala un brivido alla schiena di Mazzarri, con la fulminea conclusione dell’ex attaccante di Milan ed Atalanta che sfiora il palo alla sinistra di Sirigu. Il tecnico granata corre immediatamente ai ripari: si consulta col proprio staff, fa scaldare De Silvestri, poi manda in campo Meité in luogo di Berenguer (61′, che prende malissimo la sostituzione, sferrando due pugni alla panchina), ridisegnando i suoi con una sorta di 4-3-1-1. Semplici pareggia il conto delle ammonizioni tra tecnici, sono quindi Valoti ed Igor i primi calciatori spallini a finire nella lista dei cattivi di Fabbri. Al 68′, invece, il regista figlio d’arte fresco di cartellino giallo imita Berenguer al momento del cambio, rimpiazzato da Murgia.
Mazzarri si scopre, Petagna punisce il Torino
Nonostante l’uomo in meno, il Torino dà l’idea di crescere e di poter far male: costretto anche Missiroli a spendere un fallo che gli costa l’ammonizione, in una mischia in area (72′) né Rincon, né Izzo riescono a trovare la deviazione vincente. Mazzarri capisce che può portare a casa il match e risponde a Semplici (Valdifiori per Kurtic) giocandosi la carta Zaza (77′) al posto di Lukic, con un 4-2-1-2 a trazione offensiva. La scelta, però, non paga: al minuto 81 è clamorosa l’ingenuità commessa dalla difesa granata sugli sviluppi di un bel cross del neo-entrato ex centrocampista granata, con Petagna che, lasciato colpevolmente solo, trova la deviazione aerea che taglia fuori Sirigu, siglando l’1-2 e prendendosi il giallo per essersi tolto la maglia. Trovato il vantaggio forse in maniera insperata, Semplici richiama accanto a sé Paloschi, inserendo al suo posto Di Francesco. Coi padroni di casa sbilanciatissimi in avanti, Murgia-Petagna si ostacolano, vanificando un’importante chance per chiudere l’incontro al 90′: poco importa, dopo quattro minuti di recupero, esplode la festa degli estensi, mentre i granata fanno i conti con i fischi del Grande Torino.