Adocchiato da Conte, cercato dal Napoli, pupillo dell’allenatore croato. Tutto su una delle rivelazioni della Serie A, con un fratello calciatore
Organizzato fin da piccolo: “Abitavo a 30 chilometri da Utrecht, il club in cui sono cresciuto. I miei genitori non potevano accompagnarmi agli allenamenti, mi gestivo da solo”. Prima la scuola, mezz’ora di treno per prendersi un diploma, poi due autobus: “Mai fatto un ritardo, a differenza di chi arrivava in macchina. Ho imparato a prendermi cura di me stesso”.