Il calcio mercato inglese si è aperto con il Manchester United che si conferma protagonista assoluto, suo malgrado, delle operazioni di gennaio. In primis per il caso che riguarda Paul Pogba, quindi per il gran numero di innesti che la rosa richiede. Il tecnico Ole Solskjaer a Capodanno ha parlato per ben due volte del centrocampista francese. Prima della partita contro l’Arsenal dicendo: «Pogba è ancora infortunato alla caviglia, per questo non è stato convocato». Poi in seguito alla sconfitta contro i Gunners fornendo (probabilmente anche a causa del ko che imponeva qualche spiegazione in più) elementi aggiuntivi: «Abbiamo fatto degli esami e non è un problema grave – sono le testuali parole del norvegese -, è qualcosa che tuttavia va affrontato e risolto. A Pogba è stato consigliato di operarsi il prima possibile. Paul lo farà al più presto e quindi starà fuori tre o quattro settimane. È seguito da un consulente medico della società. Gli esami sono stati fatti da noi».
Occhio a Emre Can
Parole che suonano stavolta inequivocabili. A meno di un clamoroso bluff politico la situazione certifica l’infortunio di Pogba, ma lascia aperte soluzioni in gennaio. Quel che è certo è che il Manchester United è pronto ad operare sul mercato scegliendo un innesto per ogni ruolo: un difensore centrale, un centrocampista e un trequartista. Il primo nome in questo momento è quello di Emre Can della Juventus, finito sul mercato in estate (sul tedesco c’è sempre un discorso aperto anche col Psg per uno scambio con Paredes). Il nome di Can può essere considerato in uscita sia indipendentemente (con una plusvalenza da fare subito) sia nell’ambito di uno scambio di prestiti da fare entro la fine del mese e sui quali tornare poi con più calma a fine stagione. Quel che è certo è che i Red Devils devono rinforzarsi e oltre a Can seguono anche Sean Longstaff del Newcastle (22 anni) già cercato in estate, e Gedson Fernandes del Benfica. Una strategia che ricalca esattamente quella di quest’estate: al solito Ed Woodward muove più pedine e tracce di mercato per assicurarsi di non essere strangolato da prezzi al rialzo. La vera novità, in tutto ciò, è che il club si sta convincendo che non può andare oltre giugno nel braccio di ferro con Pogba, portando avanti una situazione che non fa bene a nessuno: al giocatore in primis, al club in secondo luogo.
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