L’Inter di Antonio Conte è pronta a ripartire in campionato dopo la sosta natalizia per confermare quanto di buono fatto vedere nella prima parte di stagione. Lukaku e compagni saranno di scena sul campo del Napoli: un match ricco d’insidie visto il potenziale della squadra di Gattuso che non è sicuramente da sottovalutare, nonostante un avvio che non ha sicuramente rispettato le aspettative di inizio anno.
Per presentare il match in programma domani sera al San Paolo, la redazione di Passioneinter.com ha intervistato in esclusiva Andrea Dossena, ex giocatore di Napoli e Liverpool.
Andrea, la partita di lunedì rappresenta un match fondamentale per le stagioni di Napoli e Inter. Che gara ci dobbiamo aspettare?
“Entrambe vogliono vincere e nessuno dei due può permettersi passi falsi. Conte non è secondo nessuno nel preparare le partite e nel tenere alta l’intensità, c’è da vedere come le due squadre hanno lavorato durante la sosta. Per il Napoli può rappresentare un nuovo punto di partenza, nessuno si aspettava un inizio di stagione così. Le cose non sono andate come dovevano andare, Gattuso ha preso in mano la squadra e riproporre il 4-3-3 per me è stata una scelta intelligente. La pressione del risultato è tanta per il Napoli. Non si possono più perdere punti con le dirette concorrenti”.
Che idea ti sei fatto su tutto quello che è successo nello spogliatoio? Come giudichi l’addio di Ancelotti e la scelta di puntare su Gattuso?
“Ci sono stati tanti problemi, soprattutto nella gestione dell’ambiente. Napoli è un ambiente particolare soprattutto quando non arrivano i risultati, la pressione si sente. Quando va tutto bene hai un emozione e un calore che ti trasportano, quando invece le cose non vanno per il verso giusto è dura. E’ la passione del tifoso napoletano a fare questo. La situazione non era facile da gestire, anche perché la squadra era da anni che viaggiava con il vento a favore. Ancelotti forse doveva cercare di tenere in mano lo spogliatoio, la scelta di Gattuso invece è coraggiosa. E’ sempre stato etichettato come un allenatore grintoso, con il Milan ha fatto vedere di essere in grado di dare una buona identità alla propria squadra ma anche di proporre un buon gioco. L’idea è giusta”.
All’Inter invece è arrivato Conte in estate e subito ha dato un’impronta importante alla squadra. 42 punti in 17 partite, ti aspettavi un inizio di stagione così forte?
“Da inizio anno ho sempre dato l’Inter tra le favorite, parlano i numeri per lui. Non ha mai sbagliato un anno, ha fatto grandissimi campionati. Ti porta 15/20 punti da solo. Nel mondo del calcio questo è un’enormità. Anche quest’anno, con un grande lavoro fisico, tattico e mentale, sta dimostrando di essere uno dei migliori. E’ riuscito anche a valorizzare alcuni giocatori, del suo lavoro ne beneficiano tutti. Tutti prendono come esempio Candreva, io prendo anche Borja Valero che quando è stato chiamato in causa è riuscito ad essere molto importante”.
Domanda secca. Basta questo Conte all’Inter per battere la Juventus?
“Sarà un arrivo al fotofinish, molto dipenderà da come arriverai alla fine nel periodo clou. Dove le due squadre arriveranno in Europa, bisognerà vedere anche gli infortunati. Ma ho una certezza ed è quella che sarà una lotta fino all’ultima giornata”.
Negli ultimi giorni il profilo di Christian Eriksen è stato affiancato con una certa importanza al mercato nerazzurro. Tu hai lasciato l’Italia per il Liverpool e la Premier League, la Serie A oggi sembra aver riacquistato un certo appeal sul mercato…
“Ha recuperato molto appeal rispetto soprattutto al campionato spagnolo, competere con la Premier League è durissima. Per numeri, per cifre e per quanto è bello il campionato. Ma è importante che alcuni giocatori lascino l’Inghilterra per venire a giocare da noi. Qualche anno fa sarebbero finiti o al Barcellona o al Real Madrid. Questo anche perché alcuni grandi imprenditori finalmente investono sul campionato italiano”.
Ed Eriksen?
“Lo comprerei subito. Insieme a Rakitic è uno di quei giocatori che prenderei di corsa. Sono veramente forti. Eriksen è il vecchio numero 10 degli anni 2000, grandissima qualità e un grandissimo campione. Non è un fulmine sotto l’aspetto della velocità ma ha un tocco di palla davvero fantastico e con una visione da gioco pazzesca”.
LA REDAZIONE DI PASSIONEINTER RINGRAZIA ANDREA DOSSENA PER LA CORTESIA E DISPONIBILITÀ CONCESSA