Cagliari, parla Pisacane
Fabio Pisacane, difensore centrale del Cagliari, abbracciato dal compagno Luca Pellegrini.
MILANO – Fabio Pisacane, difensore centrale del Cagliari, si è così espresso alla trasmissione “Il Cagliari in diretta” su Radiolona prima della sfida contro il Milan: “Juve? Restare fuori è stata durissima. L’ho vista con Pavoletti, eravamo a pranzo insieme; ovviamente speravamo in un’altra partita, anche se conoscevamo le difficoltà dell’impegno. Dopo un buon primo tempo, nella ripresa abbiamo commesso alcuni errori e contro la Juventus non puoi permettertelo”.
SULLE 100 PRESENZE IN A: “In settimana abbiamo preparato con cura la partita di sabato contro il Milan. Se dovessi giocare, sarebbe la prima volta per me contro Ibrahimovic. Mi piace giocare in stadi pieni contro giocatori forti, per me è una bella soddisfazione. Ho saputo vincere lo scetticismo, sembra ieri che ho esordito in A invece sono già passati quattro anni e mi manca poco per raggiungere le 100 presenze nella massima serie”.
SUL MOMENTO DEL CAGLIARI: “Credo che nel corso di un campionato le cose si compensino. Forse contro Sampdoria e Sassuolo abbiamo raccolto più di quanto meritavamo, mentre contro la Lazio la squadra ha creato sedici palle gol ed è venuta una sconfitta amara nel finale. A Udine abbiamo commesso degli errori ma anche lì siamo riusciti a creare ugualmente diverse occasioni”.
SUL RAPPORTO CON I TIFOSI: “L’applauso dei tifosi dopo lo scivolone contro l’Hellas è stato il coronamento di un rapporto nato con la gente di Cagliari. Dal primo giorno ho sempre detto che qui si respira un’aria diversa. Io sono sempre stato me stesso, ho vissuto anche stagioni difficili ma ho sempre dato il massimo”.
SUGLI OBIETTIVI DEL CAGLIARI: “Mi auguro di trovare il Cagliari alla fine del campionato nella stessa posizione di classifica dove si trova adesso. Per quel che stiamo facendo, sarebbe un peccato non lottare sino all’ultimo per un piazzamento prestigioso”.
SUI GIOVANI DIFENSORI: “Walukiewicz è un ottimo difensore, un giocatore intelligente. Mi ha impressionato perché è arrivato in Italia e conosceva già abbastanza l’italiano per farsi capire dall’allenatore. Un giovane che va aspettato, il mister gli ha dato fiducia, penso che possa fare bene. Boccia e Carboni sono la coppia centrale della Primavera, hanno molti margini di miglioramento. Un po’ mi rivedo in Boccia, quando ha firmato il primo contratto da professionista gli ho mandato un messaggio per fargli sentire la mia vicinanza. Carboni è un giocatore elegante nelle movenze, spesso gli do dei consigli quando si allena con noi. Sono due ragazzi di prospettiva, che bisogna curare, ma hanno la fortuna di godere degli insegnamenti, oltre che di Canzi, anche di Agostini, che ha fatto il difensore ad alto livello e potrà dargli i giusti insegnamenti per farli crescere”.