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Cobolli Gigli: “Paratici e Nedved hanno speso male, non avrei preso De Ligt”

TORINO – L’ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli ha parlato in una lunga intervista concessa ai microfoni di Teleradiostereo.

PRESIDENTE – ​“Diventai presidente nel periodo più complicato, per richiesta del dottor Ferretti. Era appena arrivata la condanna in Serie B, dovevamo partire con 30 punti di penalizzazione, che poi ci vennero parzialmente tolti. Dovemmo vendere tanti giocatori, mentre rimasero altri calciatori che vinsero poi il Mondiale. Vincemmo il campionato di B con Deschamps, poi gli anni successivi andammo in Champions con Ranieri…”

ACCOGLIENZA – “Alla Juve, mi guardavano tutti come un marziano. Ero sotto esame io, come la squadra. A distanza di anni, ricordo con molto affetto e amicizia tanti presidenti, come ad esempio Rossella Sensi, che aveva ereditato un fardello pesantissimo. Mi ricordo la mamma di Rossella, una persona dolce e simpatica. Ma anche se con altri ho litigato, ho comunque un buon ricordo di Lotito, Preziosi…”

JUVENTUS – “Quando arrivai, bisogna sottolinearlo, era fine giugno e ci fu l’incidente a Pessotto. Chiesi a tutti di restare uniti, di andare avanti insieme. Ma dietro alla Juventus c’era comunque una società solida, fatta di tradizioni, di regole. Ora ha preso le redini del club l’ultimo degli Agnelli, che ha messo in piedi una struttura e una squadra molto forte. Io sono comunque un tifoso, ma anche critico, come con l’allenatore che non mi piace.”

ROMA – “Io tifo da quando ho 4 anni. Ora sono stato un po’ cancellato dall’attuale proprietà, ma continuo a sostenerla. La squadra prende troppi gol, il centrocampo non fa quel filtro che dovrebbe fare con un attacco del genere. Sarri, che non mi è simpatico, ha fatto un buon lavoro con Pjanic, ma ci sono ancora delle criticità importanti: la Juve fa meno gol del dovuto ad esempio.”

MERCATO – “Forse c’è un doppione tra De Ligt, che è stato pagato un sacco di soldi, e Demiral: forse io non avrei comprato l’olandese, ma puntato dritto sul turco. Domenica la Juve giocherà contro una squadra che gioca molto bene, allenata da una persona che mi piace molto: non cerca mai scuse, non vuole alibi, cerca sempre di prendersi responsabilità. Con il Torino, ad esempio, la Roma è stata molto sfortunata, ha perso qualche punto, poteva avere 38 punti in classifica. Secondo me i giallorossi faranno di tutto per vincere, quindi la Juventus deve tirare fuori gli attributi, perchè le chiacchiere stanno a zero. Bisogna essere in grado di vincere su campi difficili come l’Olimpico, c’è la necessità di dimostrare di essere la squadra che si è costruita durante l’estate.”

SARRI – “Ho un’antipatia personale, non tecnica, perchè quando allenava il Napoli ha detto una serie di cose sulla Juve che ora si è rimangiato,avrà fatto indigestione… Io avrei preso Guardiola, avrei speso i soldi di de Ligt per il tecnico del City.”

CONTE E ALLEGRI – “Conte è un grande allenatore, ma alla lunga distrugge il giocatore. Allegri ha fatto un lavoro eccezionale, ma è stato mandato via da Paratici e Nedved che hanno speso male i soldi sul mercato. Ricordiamoci sempre che stavano anche per vendere gente come Dybala, Higuain o Matuidi, che adesso stanno facendo la differenza.”


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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