Di RAMONA MARCONI
ROMA – E’ sicuramente la sua migliore stagione. Se l’è cercata, si è giocato le sue chance. E’ stato in silenzio, con umiltà, tanta, ad aspettare il suo momento. Sì, l’umiltà. Una delle maggiori qualità umane di Danilo Cataldi, che non ci ha pensato due volte quando il ds Tare, lo scorso anno, lo ha guardato negli occhi e gli ha detto: “Io credo in te, ma sei il settimo centrocampista, te la senti?”Non ci ha pensato due volte, perchè la Lazio era un’opportunità troppo grande da farsi sfuggire. Era arrivato il momento per riprendersela. Quest’anno ha raggiunto la massima maturazione, dopo essere ritornato alla base dopo due parentesi non positive con Genoa e Benevento. E’ ripartito da zero, riguadagnandosi, con sudore e duro lavoro, la stima di Inzaghi. E proprio Simone lo ha rinserito nel progetto per riportarlo in regia, da vice Leiva. Anche stasera, contro il Napoli, è entrato nel secondo tempo, ha fatto quello che gli ha chiesto Inzaghi: mettere ordine in mezzo al campo, alternando qualità a quantità. Ha fatto il suo solito lavoro silenzioso, ancora una volta ha risposto presente. Ma chi è Danilo? Ce lo racconta in esclusiva e in poche battute il suo agente, Beppe Riso: “E’ un ragazzo speciale. Un ragazzo d’oro. Ha valori importanti, vive per suo figlio e sua moglie, la famiglia è tutto per lui. Ma vive anche per la Lazio. Si emoziona ancora quando entra a Formello, quando si allena con quella maglia addosso, quando scende in campo”. Un attaccamento che Danilo ha sempre ostentato fiero. E poi c’è l’attaccamento a Inzaghi, l’uomo che è riuscito a dargli una nuova dimensione: “Con il mister hanno un rapporto speciale, come ce l’ha con Tare, che ha sempre avuto grande considerazione per lui”. E questo è solo l’inizio: Danilo ha giurato amore alla Lazio e sogna di diventare quella bandiera che manca da troppo tempo.